Le armi del cartello criminale dei Mazzarella erano in posti insospettabili. Scantinati diroccati, scatole di scarpe e, perfino una pistola è stata ritrovata tra il limoncello e le pizze surgelate all’interno di un congelatore. Ieri i vigili del fuoco hanno abbattuto le porte blindate installate dai clan, dopodiché la polizia ha rinvenuto anche una lupara e diverse munizioni.
Importanti elementi di prova sono emersi anche con riguardo alla grande disponibilità, da parte degli indagati, di armi – anche di grosso calibro – e munizioni di vario calibro. Gli affiliati al clan sarebbero andati in giro costantemente armati e spesso scortati da altri guardaspalle, al fine di prevenire agguati da parte di esponenti di organizzazioni contrapposte. Nel corso delle indagini sono state rinvenute e sequestrate pistole di vario calibro.
Il video delle armi del clan Mazzarella
Il blitz contro il cartello dei Mazzarella
Ieri la Polizia di Stato eseguiva a un’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia. Disposta la custodia cautelare in carcere nei confronti di 18 persone. Arresti domiciliari per 2 persone e il divieto di dimora nel comune di Napoli nei confronti di 5 persone.
Tutte le persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, associazione finalizzata al traffico e spaccio di droga, ricettazione, detenzione di armi clandestine e detenzione e porto abusivo di armi da sparo.
Il provvedimento cautelare compendiava gli esiti di complesse indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea e condotte, tra il 2022 e il 2023, dalla Squadra Mobile di Napoli. Ricostruita anche la struttura e l’operatività del clan Mazzarella e di alcune delle sue principali articolazioni sul territorio del capoluogo e della provincia di Napoli.
Arrestati i ras del clan Mazzarella: comandavano tra Forcella, Poggioreale e il Connolo