Il magistrato di Sorveglianza del tribunale di Napoli ha accolto l’istanza nei confronti di Nicola Sarnataro, condannato a 6 anni di reclusione per tentativi di estorsione e ricettazione aggravati dal fine di favorire associazione camorristica clan Mallardo. Il detenuto, difeso dall’avvocato Alessandro Caserta, ha ottenuto dal giudice dott. Antonio Cairo il beneficio di ammissione in prova presso una comunità terapeutica ad Eboli.
La ricostruzione dell’inchiesta
Sono almeno 5 gli episodi estorisivi subiti da imprenditori che avevano aperto cantieri a Giugliano da febbraio allo scorso mese di aprile. Dalle indagini è emerso che per recarsi nei cantieri dove chiedere il pizzo gli indagati usavano moto con targhe in precedenza sottratte ad altri veicoli. In particolare, le condotte estorsive sarebbero state poste in essere tra i mesi di marzo ed aprile 2023, in danno, nello specifico, di vari imprenditori edili. Nei confronti dei quali, mediante minacce, gli indagati avrebbero preteso il pagamento di tangenti per consentire la prosecuzione dei lavori intrapresi nel suddetto Comune. Presi di mira soprattutto cantieri edili di costruzioni private.
A tale scopo, per recarsi presso i cantieri, venivano utilizzati dagli indagati motoveicoli cui erano apposte targhe in precedenza sottratte ad altri veicoli. Il dettaglio emerge dalle intercettazioni ambientali.
La denuncia delle vittime e l’autodenuncia al clan
Le indagini sono partite dalle denunce di alcuni imprenditori che si sono presentati in Caserma a Giugliano per raccontare l’accaduto. Ai carabinieri una delle vittime portò anche i filmati del cantiere dove gli estorsori si erano recati per portare a termine le proprie minacce.