«Siamo pronti, già da domani dovremmo avere i test per individuare eventuali contagi nelle nostre strutture senza mandare campioni di sangue allo Spallanzani. Quindi i test saranno effettuati al Cotugno. Ci sono le condizioni per governare un problema che c’è ma che non deve portarci a situazioni di psicosi». Così il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, in merito all’emergenza Coronavirus.
«La situazione è delicata, presenta assetti di notevole preoccupazione – ha spiegato a LiraTv – ma dobbiamo evitare di creare un clima di psicosi nel paese e dobbiamo dire con chiarezza che abbiamo un sistema sanitario pronto per far fronte ad eventuali emergenze». «Daremo tutte le informazioni nei prossimi giorni – ha aggiunto – abbiamo deciso di centralizzare le informazioni, invito tutto ad attenersi alle informazione che vengono o dal ministero della Salute o dalla Regione e non seguire altre cose».
Coronavirus, stato di emergenza in Italia: Milano, Parma e le altre tappe dei cinesi contagiati
Il consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza della durata di sei mesi in conseguenza del rischio sanitario connesso al coronavirus. Stanziati 5 milioni di euro. I contenuti della delibera saranno stilati dalla Protezione civile e dal Ministero della Salute. “Alla luce della dichiarazione di emergenza internazionale dell’Oms – dichiara il ministro della Salute, Roberto Speranza – abbiamo attivato gli strumenti normativi precauzionali previsti nel nostro Paese in questi casi, come già avvenuto nel 2003 in occasione dell’infezione Sars. Le misure assunte sono di carattere precauzionale e collocano l’Italia al più alto livello di cautela sul piano internazionale”.
Intanto resta l’allarme dopo la verifica di due casi certificati di coronavirus in Italia.
Una coppia di turisti cinesi provenienti da Wuhan, che erano atterrati a Milano il 23 gennaio prima di arrivare 4 giorni fa in un hotel della capitale. La coppia, ricoverata allo Spallanzani, aveva fatto una tappa a Parma prima di Roma. La coppia dopo essere arrivata a Milano avrebbe fatto, prima di venire a Roma, solo la tappa intermedia di Parma. Da lì avrebbe affittato un auto e sarebbe arrivata autonomamente a Roma. Dunque non avrebbe raggiunto la Capitale con mezzi di trasporto collettivi. Lo si apprende da fonti informate. I due avrebbero dunque raggiunto Roma prima della comitiva di turisti cinesi, il cui bus ieri è stato recuperato a Cassino e scortato fino allo Spallanzani.