Un detenuto è evaso nelle prime ore di stamani lanciandosi da una finestra, al secondo piano, dell’ospedale San Paolo di Milano e un poliziotto che si è buttato dietro di lui nel tentativo di fermarlo è in coma ed è ora sottoposto a un intervento chirugico.
Lo riferisce Aldo Di Giacomo segretario del sindacato Spp. A quanto rende noto di Giacomo, Mordjane Nazim, detenuto di origine palestinese, di 38 anni, in carcere per concorso in rapina, era arrivato ieri sera nella struttura sanitaria dopo essere rimasto ferito in una lite con alcuni compagni di detenzione.
Il detenuto, secondo quanto si è saputo, era stato portato d’urgenza al pronto soccorso in un reparto ordinario, non quello destinato ai carcerati. Il segretario regionale Uspp, Gian Luigi Madonia, pur non cercando responsabilità nell’accaduto, sottolinea come il sindacato ha sempre mostrato “forti perplessità per la tenuta del sistema sanitario penitenziario”, chiedendo un rafforzamento all’interno degli istituti.
Il sindacalista Di Giacomo: “Le carceri sono abbandonate”
“Il carcere è abbandonato dal governo e dal Dap. Nei penitenziari comandano i delinquenti e circolano droga e cellulari. Una situazione mai vista in 25 anni di servizio”, dice Aldo Di Giacomo. Secondo il sindacalista sono in aumento in tutta Italia i tentativi di evasioni dagli ospedali: “Nell’ultimo mese in tutta Italia sono stati quattro, tutti sventati”. Non solo: “C’è un fuggi fuggi dei medici penitenziari” perché sarebbero oggetto sempre più di minacce da parte dei detenuti proprio per ottenere un ricovero. “La situazione è gravissima – dice Di Giacomo – la questione delle carceri va messa all’ordine del giorno del governo”.
FONTE FOTO: Corriere della Sera – Milano

