Tra la primavera e l’estate del 2022 sarebbe nata un’alleanza tra i clan di Pianura e i Soccavo. Un’alleanza nata in un carcere di massima sicurezza. Da una parte Francesco Marfella e Luca Battista che avrebbero rappresentato i Marsicano mentre Emanuele Summa e Rosario Maglione i Vigilia. Secondo l’inchiesta della Dda di Napoli, i quattro indagati avrebbero riscosso il ‘pizzo’ dai commercianti e dai venditori di sigarette di contrabbando di Soccavo. Dunque a causa della forza prevaricatrice del clan Grimaldi, i Vigilia avrebbero chiesto aiuto a Francesco Marfella, Christian Titas e Battista. Nel dicembre del 2023 il collaboratore di giustizia Gaetano Vigilia ha parlato dell’accordo criminale stretto tra il capoclan Emanuele Marsicano e Alfredo Junior Vigilia durante la loro detenzione nel carcere di alta sicurezza di Tolmezzo. Il pentito avrebbe saputo dell’intesa criminale in occasione di un’illegale conversazione telefonica avuta con Summa. Le parole del collaboratore troverebbero riscontro anche nelle intercettazioni telefoniche. Le parole del ras Francesco Marfella, captate nel luglio del 2022, avrebbero rivelato la volontà espansionistica degli esponenti criminali di Pianura: “Comunque così ci siamo messi d’accordo amò, che io a tale ora vengo prendo le settimane e porto le settimane ai carcerati…non voglio sapere niente, non voglio fargli mancare niente a loro, non li voglio abbandonare ja…vado a prendere le settimane e mantengo i carcerati…mò devo fare la guerra mia a Soccavo…“.
«Devo fare la guerra mia a Soccavo», l’asse tra clan nato nel carcere di massima sicurezza
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