Sostituzione della misura cautelare della custodia in carcere con i domiciliari. Questa la decisione presa dal gup del tribunale di Napoli che ha concesso la detenzione domiciliare per Danilo La Volla. L’uomo era stato condannato lo scorso 18 aprile, a seguito del giudizio abbreviato, a sette anni e quattro di reclusione, sebbene la Direzione Distrettuale Antimafia avesse avanzato nei suoi confronti la richiesta di una condanna a venti anni (leggi qui l’articolo). Secondo l’accusa La Volla, unitamente a Luigi Pagano e Alessandro Russo avrebbe promosso, diretto ed organizzato un’associazione dedita al narcotraffico operante nel quartiere di San Giovanni a Teduccio. Eppure all’esito del giudizio di primo grado l’uomo, difeso dall’avvocato Dario Carmine Procentese, era stato condannato come mero partecipe del sodalizio (riqualificata la condotta da capo promotore in partecipe). In quell’occasione inoltre gli sono state riconosciute le attenuanti generiche e la continuazione con un altro reato (la detenzione per fini di spaccio di 33kg di sostanza stupefacente) e dopo solo 10 giorni dalla pronuncia ha dunque incassato la misura degli arresti domiciliari grazie all’abile strategia difensiva presentata dal suo legale.
PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ
RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.