È indicato come un esponente del clan Di Lauro. Uno che negli ambienti criminali di Secondigliano e dell’area nord ha un certo peso. Quest’oggi Raffaele Paolo è stato scarcerato, una notizia destinata a scuotere le fondamenta delle dinamiche criminali della zona. A stabilirlo la decisione del gip del tribunale di Napoli che ha condannato il ras a quattro anni e due mesi di reclusione mentre la compagna Simona Esposito ha rimediato tre anni e due mesi. E dire che la Procura aveva invocato per i due, enfatizzandone il profilo criminale, rispettivamente otto anni e dieci mesi e sette e quattro. Dalle carte dell’inchiesta
condotta dalla Dda partenopea era emerso che Paolo (soprannominato ‘o rockets) aveva avviato, unitamente alla compagna, una fiorente attività spaccio pochi mesi dopo la sua scarcerazione.
Le prove raccolte erano il frutto di una intensa attività investigativa disposta dagli inquirenti e culminata poi con l’arresto di Paolo dopo settimane di latitanza (leggi qui l’articolo) grazie alle indagini degli uomini del commissariato di Secondigliano (guidati dal vice questore Raffaele Esposito). Il gip, condividendo le argomentazioni proposte dal collegio difensivo, composto dagli avvocati Dario Carmine Procentese, Giuseppe De Gregorio e Raffaele Pucci ha disposto la scarcerazione di Paolo e della compagna economia la concessione degli arresti domiciliari.
