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Droga in carcere, accuse in frantumi per il nipote del ras Giannelli

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Era accusato di aver inviato al carcere di Airola un pacco dove gli uomini della Penitenziaria rinvennero alcune dosi di hashish.

Il plico era destinato ad un parente di minore età di Alessandro Giannelli, ras della mala di Cavalleggeri d’Aosta a Fuorigrotta.

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Droga in carcere, accuse in frantumi per il nipote del ras Giannelli

Le indagini, risalenti al 2020, si concentrarono subito su Emanuele Piccirillo, nipote dello stesso Giannelli: l’accusa a suo carico era quella di aver introdotto droga in carcere, reato aggravato dall’articolo 80.

A smontare le accuse ci ha invece pensato il suo legale, l’avvocato Andrea Lucchetta che ha chiarito che a carico del suo assistito vi era solo il sequestro del pacco e nessun elemento concreto a sostegno della tesi dell’accusa.

Il gup di Benevento ha pienamente accolto la tesi della difesa in quanto non vi era alcun elemento tale da ricondurre a Piccirillo l’effettiva spedizione del pacco. Emanuele Piccirillo è figlio di Nunzio, ras della mala flegrea condannato per estorsione).

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