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lunedì, Giugno 17, 2024
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“Emanuela seppellita a Castel Sant’Angelo”, la rivelazione dell’ex carabiniere

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Emanuela Orlandi sarebbe sepolta a Castel Sant’Angelo, assieme a Mirella Gregori. Questo sostiene l’ex carabiniere, Antonio Goglia, impiegato comunale di San Giorgio a Cremano, in una lettera inviata al sostituto procuratore Stefano Luciani incaricato di riaprire le indagini sul mistero Orlandi.

A scriverlo è ItaliaOggi nell’edizione di ieri. “..Vi comunico che nei sotterranei del Castel Sant’Angelo, dietro una porta rinforzata, dovrebbe trovarsi una stanza di circa 20 metri quadri nella quale dovrebbero trovarsi resti umani, compresi quelli di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. La struttura dovrebbe ricadere sotto l’Autorità del Comune di Roma e perciò non dovrebbe essere difficile approntare un sopralluogo”, si legge nella missiva.

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Orlandi-Gregori, la Camera dice sì alla Commissione d’inchiesta: “Movimenti strani in Vaticano”

La Camera da il via libera per l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta che  farà luce sulle scomparse di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. Le due ragazze sono scomparse a qualche settimana di distanza, una cittadina vaticana e l’altra cittadina italiana. Entrambe giovani, entrambe provenienti da famiglie per bene, entrambe scomparse nel nulla e legate da un incredibile filo che collega indizi e persone.

7 maggio 1983 – Mirella Gregori

Il 7 maggio del 1983 Mirella Gregori era in casa sua, aveva avvertito la mamma che avrebbe dovuto incontrare degli amici. Il citofono suona e a rispondere è proprio Mirella, confusa la 15enne chiede più volte chi fosse a parlare prima di scendere. Mirella avvisa la madre che giù al palazzo vi è un amico, con questo dovrà scambiare delle chiacchiere veloci per poi risalire poco dopo. Mirella però non è più tornata a casa, gli interrogatori successivi alla scomparsa hanno poi dimostrato che l’amico al citofono nella realtà non era mai andato giù al palazzo di Mirella. Una trappola per far si che Mirella Gregori scendesse con le sue stesse gambe verso il suo rapitore.

22 giugno 1983 – Emanuela Orlandi 

Il 22 giugno del 1983 l’aria di Roma era afosa, Emanuela Orlandi si preparava per la sua lezione di musica. Pietro Orlandi, fratello maggiore, era in casa e la vede prepararsi per la lezione; con la sua borsa ed il suo flauto. Emanuela saluta tutti e scende, arriverà alla scuola di musica e finita la lezione chiamerà casa. Un uomo l’aveva fermata per una proposta di lavoro, la sorella all’altro capo del telefono le consiglia di fare ritorno a casa e parlare con i genitori, Emanuela non tornerà più dalla sua famiglia.

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