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venerdì, Luglio 4, 2025
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Emanuele Durante, le lacrime della mamma: “Non meritava di essere ucciso come un cane”

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“Mio figlio non era una camorrista. Sono stanca di sentire e leggere cose false su di lui”. Valeria Brancaccio ha il viso rigato dalle lacrime e solcato dalla stanchezza di notti insonni. Suo figlio Emanuele Durante, 20enne cugino della vittima innocente di camorra Annalisa uccisa nel 2004, è morto sabato scorso all’ospedale Pellegrini a seguito di un agguato in cui è rimasto vittima in via Santa Teresa degli Scalzi dove transitava in sella a uno scooter. “Un ragazzo di 20 anni non merita di essere ucciso, qualsiasi cosa possa aver fatto nella vita” -afferma la donna a InterNapoli.  Emanuele era un bravo ragazzo, ha sempre frequentato centri educativi come la scuola Famiglia alla Casa di Tonia, l’associazione Grimaldi, la Scuola della Pace. Sono stanca di sentire che ogni giorno un giovane muore così a Napoli, una città che è oramai un puzzle di 1000 pezzi che progressivamente si rompono”. In piazzetta Sedil Capuano, dove incontriamo mamma Valeria, ora c’è un piccolo altarino che con la foto di Durante, dei palloncini ed uno striscione con su scritto “Emanuele Vive”.

L’INTERVISTA ALLA MAMMA DI EMANUELE DURANTE

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Il giovane desiderava aprirsi una pizzeria, vista la sua passione per la cucina, e sposarsi. La richiesta di Valeria, che ha altri quattro figli, è perentoria: “Voglio giustizia per mio figlio, per fare in modo che altri ragazzi non abbiano il suo stesso destino. Delle chiacchiere non mi interessa, né quanto detto sui media e sui social. Per l’autore dell’assassinio voglio fine pena mai”. La mamma della vittima ricorda: “Emanuele aveva avuto un affidamento minorile per un reato commesso nel passato, gli assistenti sociali lo sanno. Sì stava prendendo la patente e frequentava la scuola serale per conseguire il diploma”. La mamma del 20enne lancia anche un appello. “Basta dare sempre la colpa ai genitori per quanto accade ai figli. I giovani devono essere aiutati. Va data loro speranza, anche certi film e certe fiction non devono insegnare ai ragazzi a tenere certi comportamenti. Mio figlio, ripeto, ha fatto tutti i progetti del mondo. Lo attestano i documenti, non chiacchiere”.

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Antonio Sabbatino
Antonio Sabbatino
Iscritto all'Albo dei pubblicisti dall'ottobre 2012, ho sviluppato nel corso degli anni diverse competenze frutto dell’esperienza sul campo in ambito politico, sociale e di cronaca, sia bianca che nera. Sono stato conduttore radiofonico di programmi musicali presso Radioattiva, radio web napoletana e redattore e collaboratore di diverse testate online. Attualmente sono inviato per il quotidiano Roma, il più antico giornale napoletano, di InterNapoli.it che rappresenta una delle realtà più dinamiche del panorama giornalistico napoletano, campano, la neonata testata Tell che approfondisce i grandi temi politico-sociali a più livelli e Comunicare il Sociale rivista specializzata di Terzo Settore.
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