Massimiliano Esposito avrebbe voluto espandersi anche nel vicino quartiere Soccavo e perciò avrebbe cercato l’appoggio di altri gruppi criminali. Nel corso dell’interrogatorio del 27 aprile 2021 il collaboratore di giustizia Aboumuslim Yuseff sostenne che il boss di Bagnoli era molto legato alla Masseria Cardone e in particolare aveva rapporti con un importante ras del clan Licciardi.
Nel 2019, dopo la precedente scarcerazione il boss ‘o scugnato avrebbe incontrato Alfredo Sorianiello, capo del gruppo della 99 nel rione Traiano e, risolta una questione, avrebbe cominciato ad acquistare cocaina. Dunque Esposito lo avrebbe incontrato nel corso dei permessi premi di cui Sorianiello beneficiava ed in una prima occasione lo stesso pentito accompagnò Esposito al rione Traiano insieme a Luigi Bitonto.
Nel prosieguo della ricostruzione il collaboratore di giustizia raccontava, con dovizia di particolari, le intese raggiunte con il rione Traiano per la divisione delle piazze di droga ed i successivi contrasti per i quali Esposito aveva chiesto il sostegno della Masseria Cardone. Il gruppo appartenente all’Alleanza di Secondigliano, però, avrebbe risposto non poter fronteggiare una guerra con i clan del rione Traiano.
In particolare Yuseff parlava degli incontri organizzati per creare un’intesa tra il gruppo Sorianiello e gli Scognamillo di Soccavo. Dopo i primi risultati positivi c’è stata unna rottura dei rapporti con la richiesta formulata dai clan di Traiano al boss Esposito di decidere da quale parte stare.
Alla fine ‘o scugnato avrebbe deciso di rimanere fedele agli Scognamillo e da qui sarebbero nate le tensioni con i clan di Traiano, avendo anche Esposito appreso che Sorianiello, dopo il primo accordo raggiunto, avrebbe convocato tutte le famiglie del rione per dire che “Massimiliano Esposito si voleva prendere il rione Traiano”. I membri del clan Sorianiello e Scognamillo non sono indagati nell’ultima inchiesta che ha colpito il clan di Bagnoli.