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Estorsione, Riesame da rifare per il boss del clan Fabbrocino

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Riesame da rifare per il boss del clan Fabbrocino Francesco Maturo. La Corte di Cassazione ha infatti annullato l’ordinanza del Riesame con cui veniva confermato il carcere per il boss per una vicenda estorsiva avvenuta qualche tempo fa. Decisive le argomentazioni dei suoi legali, gli avvocati Leopoldo Perone e Luigi Maturo. L’estate scorsa Maturo era stato arrestato nel corso di un blitz guidato dagli uomini della squadra mobile di Napoli, guidati da Giovanni Leuci, e dagli agenti del commissariato di San Giuseppe Vesuviano. La cattura era avvenuta dopo prolungati servizi di osservazione svolti proprio nel comune del Napoletano dopo una serie di denunce. L’uomo fu sorpreso, all’interno di un circolo ricreativo, subito dopo aver ricevuto dalla vittima la somma di 2.500 euro. A quel punto era scattato il fermo. Perquisito, Maturo è stato trovato ancora con i soldi in tasca. Il 53enne è ritenuto il reggente dell’organizzazione malavitosa di San Giuseppe Vesuviano. L’ultimo arresto risale a circa dieci anni fa, quando finì in manette, da latitante. Era ricercato da circa due anni ed era stato inserito nell’elenco dei cento ricercati più pericolosi. L’ordinanza che pendeva sul suo capo era per associazione mafiosa ed estorsioni. Fu localizzato in una villetta ad Angri, in provincia di Salerno.

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