Si è consegnato spontaneamente presso il carcere di Secondigliano Vincenzo Zerobio, l’ultimo dei ragazzi della Sanità che mancava all’appello dopo il blitz scattato all’alba di due giorni fa nei confronti dei giovani indicati come coinvolti nella faida dei baby ras. Guerra culminata negli omicidi di Emanuele Tufano, Emanuele Durante e nel ferimento di un altro ragazzo.
Anche a Zerobio è stata notificata dagli uomini della squadra mobile (guidata dal dirigente Giovanni Leuci e coordinati dal capo della Omicidi Luigi Vissicchio) un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per la sparatoria al Mercato costata la vita al 15enne Emanuele Tufano. Vincenzo Zerobio, come ricostruito dagli uomini della Omicidi, era con Francesco Esposito in sella al motorino che precedeva quello su cui viaggiava Emanuele Tufano, centrato da fuoco amico nei pressi di Corso Umberto.
La sparatoria avvenne tra il gruppo della Sanità e quattro ragazzi del Mercato(tra cui tre minori e il maggiorenne Gennaro De Martino). Da quella morte è scaturito un altro omicidio, quello avvenuto a marzo scorso di Emanuele Durante, usato come capro espiatorio per la morte di Tufano. Per questo delitto i carabinieri hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare per il presunto mandante ed esecutore, il reggente dei SequinoSalvatore Pellecchia e il cugino Alexander Babalyian.