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venerdì, Aprile 26, 2024
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Faida di camorra a suon di bombe e attentati, 3 del clan alla sbarra

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Tre uomini ritenuti contigui al clan camorristico De Luca Bossa-Minichini, sono stati bloccati dai carabinieri del Comando provinciale di Napoli in esecuzione di un decreto di fermo della Dda, per detenzione ed esplosione di ordigno, aggravati dalle finalità mafiose. Il provvedimento è frutto dell’indagine condotta dai militari del Nucleo Investigativo di Napoli e della Compagnia di Poggioreale, subito dopo l’esplosione di un ordigno in Via Esopo, verificatasi lo scorso 11 maggio.

L’inchiesta avviata subito dopo l’esplosione di un ordigno in Via Esopo, verificatasi lo scorso 11 maggio. I fermati sono i napoletani Luigi Austero classe ’95, Luca La Penna classe ’82, Alfonso De Luca ’97. Secondo il decreto di fermo indiziato del Tribunale di Napoli, l’ordigno creò un cratere dal diametro di 30 centimetri e profondo 2 metri. Inoltre danneggiò 9 veicoli parcheggiati. Ordigno lanciato dal viadotto della S.S. 162.

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I tre sono accusati di aver lanciato dal cavalcavia la bomba che ha danneggiato nove auto parcheggiate; l’onda d’urto – così come appurato dai carabinieri – avrebbe potuto provocare il decesso di eventuali persone presenti nel raggio di 10 metri circa dall’esplosione.
L’episodio, da inquadrare nella strategia di intimidazione sul territorio messa in opera dai clan che si contendono la zona, ha suscitato profondo allarme nel quartiere. Questo pomeriggio l’arcivescovo di Napoli, mons. MImmo Battaglia, ha celebrato messa a Ponticelli esortando clero e fedeli a “sfidare la paura”

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