Le società cartiere
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Il provvedimento costituisce l’epilogo di indagini delle Fiamme Gialle del 1° Nucleo Operativo Metropolitano della Capitale che hanno fatto piena luce su una frode all’I.V.A., che ha causato un ammanco per il bilancio dell’Unione Europea e dello Stato quantificabile in oltre 25 milioni di euro, smascherando l’attività illecita di un sodalizio criminale, che – strutturato in maniera verticista, con la partecipazione e l’ausilio di compiacenti professionisti contabili e che comunicava al suo interno con l’utilizzo di diverse tipologie di comunicazioni criptate non tracciabili – aveva costituito numerose società “cartiere”, intestate a soggetti prestanome, prive di qualsivoglia struttura operativa e di personale alle dipendenze – che venivano fittiziamente interposte negli acquisti di prodotti elettronici da paesi dell’Unione Europea da parte di imprese nazionali, assumendosi l’integrale debito IVA, che non veniva mai versata all’Erario.