mercoledì, Luglio 30, 2025
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Amici e compagni di classe di Martina si ribellano alla violenza:”Faremo rumore per lei”

Sono 37 le vittime di femminicidio nel 2025. Dati allarmanti quelli che hanno tenuto a ricordare gli amici di Martina Carbonaro, la 14enne uccisa ad Afragola dall’ex fidanzato, durante il flash mob tenutosi venerdì pomeriggio all’esterno dell’Istituto Superiore “Torrente” a Casoria, scuola che la 14enne frequentava.

Il flash mob è servito per parlare ed essere ascoltati. Tanti argomenti sono stati toccati, dal ricordo di Martina alla ricerca di una causa, ma non è mancata la  frustrazione di sentirsi ormai in gabbia. «Faremo rumore – spiega uno degli organizzatori. Pensiamo che la rabbia e la volontà di cambiamento siano quello che alimenterà il passaggio verso una società migliore».

Più volte, infatti, è stato sottolineato il “problema sistemico” ormai troppo intrinseco nella società, definita come “patriarcale, che protegge gli uomini e che in gabbia le donne fin da quando sono bambine”.
Difatti, è stata messa sotto accusa anche l’opinione pubblica, che “parla solo della ‘ragazzina che voleva fare la grande’ e mai del carnefice”.

Ma chi l’ha conosciuta, Martina, non racconta questo: «Era una ragazza dolcissima e solare molto più matura dell’età che aveva» racconta una sua compagna di scuola.«Faceva quello che facevano tutti della sua età. Spigliata e socievole, quando ci siamo conosciute si è presentata lei, era piena di vita», ricorda una sua conoscente.

C’è anche chi conosceva Alessio Tucci, ex fidanzato di Martina: «Sembrava una bella persona, gentile. Non abbiamo parlato molto ma vedendolo con altre persone sembrava normale. C’erano stati dei problemi, come in tutte le relazioni, ma mai litigate pesanti. Non riesco a credere cosa sia potuto accadere».

I ragazzi hanno voluto sottoporre la cultura patriarcale oggi dominante: “Basta cultura del possesso”, è la scritta che compare su un cartellone. Durante l’iniziativa ci sono stati diversi interventi di ragazzi e ragazze che hanno rivolto diversi appelli ai coetanei contro ogni forma di violenza. Apprezzati anche gli interventi del sindaco di Casoria Raffaele Bene e del consigliere comunale Salvatore Iavarone. Assente invece la preside della scuola che pare fosse stata invitata al flash mob.

I partecipanti al flash mob hanno voluto sottolineare come l’iniziativa sia solo un punto di partenza ed anche un luogo di condivisione e di comunità, per stringersi metaforicamente nel ricordo di una giovane sorella, che continuerà a vivere fortemente nelle vite dei suoi amici e della sua famiglia: “Martina vive. Resterai sempre nei nostri cuori” recita lo striscione affisso al cancello.