Quattro persone tra Napoli e Melito sono finite in manette nell’ambito delle indagini su un furto di farmaci tumorali nell’ospedale Maggiore di Trieste. Le investigazioni della Procura della Repubblica hanno permesso l’emissione delle quattro misure eseguite nelle ultime ore. Gli investigatori della Squadra Mobile della Questura e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri del capoluogo giuliano, con il supporto operativo della Squadra Mobile della Questura di Napoli, delle Compagnie Carabinieri di Napoli Vomero, Stella e Marano di Napoli nonché della Tenenza di Melito di Napoli, hanno dato esecuzione a due ordinanze applicative della custodia cautelare in carcere emesse dai G.I.P. di Trieste a carico di quattro soggetti residente nell’area napoletana, indagati in concorso per il reato di furto aggravato di farmaci oncologici all’ospedale Maggiore di Trieste per un valore di circa 400.000 €. I fatti sono avvenuti nel febbraio 2019.
I sopralluoghi, il furto di farmaci e le tracce
A seguito del furto avvenuto il 12 febbraio 2019 presso l’Ospedale Maggiore di Trieste, occasione nella quale furono trafugate 291 confezioni di medicinali oncologici per un valore prossimo ai 400 mila euro, la Squadra Mobile ed il Nucleo Investigativo Carabinieri di stanza presso il capoluogo giuliano hanno svolto articolate investigazioni che hanno permesso di individuare, con certezza, gli autori del furto, nonché i veicoli e le utenze telefoniche utilizzate dai malviventi. Noleggio di auto e passaggi ai caselli autostradali hanno permesso di ricostruire gli spostamenti della banda e i sopralluoghi effettuati.
I ruoli della banda
A finire in manette sono stati S. C., classe 81, residente a Napoli, ritenuto uno degli elementi di spicco dell’organizzazione. L’esecuzione materiale del furto sarebbe invece stata commissionata ai melitesi A. S., classe ’56,e B. G., anch’egli 64enne. Il quarto componente del sodalizio è P. A. L., classe ’79, residente a Napoli.