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venerdì, Giugno 21, 2024
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Consigliere comunale ucciso nel Napoletano, presi i mandanti del clan

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Ci sono anche i mandanti dell’omicidio del consigliere comunale Pd, Gino Tommasino, ucciso a Castellammare di Stabia il 3 febbraio 2009, tra le 6 persone arrestate stamattina dai carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata.
I militari stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale Antimafia, pm Giuseppe Cimmarotta, e i destinatari dei provvedimenti sono ritenuti legati al clan D’Alessandro. Le indagini dei carabinieri e della Procura di Napoli avrebbero fatto luce su quattro omicidi avvenuti tutti in quel periodo, circa 15 anni fa.

Tommasino fu ucciso con una raffica di proiettili mentre era in auto, accanto a lui il figlio allora 13enne che rimase miracolosamente illeso nell’agguato consumato in pieno giorno in viale Europa, una delle più importanti strade della città. I mandanti dell’omicidio Tommasino sarebbero Vincenzo D’Alessandro e Mosca Sergio, quest’ultimo detenuto al 41bis. Arrestati anche Paolo Carlei (da ieri in carcere), Catello Romano, (divenuto noto in quanto autore di una tesi di laurea in cui ha confessato diversi omicidi), Michele Massa e Antonio Lucchese ritenuti coinvolti in una serie di omicidio e tentati omicidi come il duplice omicidio di Carmine D’Antuono e Federico Donnarumma, avvenuto del 2008, quest’ultimo colpito casualmente in quanto il vero obiettivo dei killer era Carmine D’Antuono.

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