“Ringrazio la Procura, i carabinieri e l’Agenzia delle Dogane”, è con queste parole, pronunciate per bocca del suo legale e consegnate a Il Corriere della Sera, che l’anziana napoletana derubata dal tabaccaio del Gratta e Vinci da mezzo milione di euro chiude la vicenda di cui è stata vittima, dopo essere riuscita a incassare il premio. Il tabaccaio Gaetano Scutellaro, intanto, resta in carcere.
La procedura avviata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli si è così completata, prima con il bonifico da 500mila euro e poi con la conferma che i soldi sono arrivati sul conto corrente della 69enne napoletana. La donna nel frattempo ha dovuto far perdere le sue tracce. Troppe le richieste di aiuto economico che le sono arrivate. Adesso è stata costretta ad allontanarsi dal suo quartiere di Napoli in cui vive da sempre.
“Una vicenda che potenzialmente sarebbe potuta durare mesi – ha sottolineato l’avvocato della vincitrice Claudio Botti a Il Corriere della Sera – si è conclusa positivamente in pochi giorni grazie all’encomiabile impegno di tutte le figure pubbliche coinvolte: grande soddisfazione e un sincero ringraziamento nei confronti di tutti coloro che hanno reso possibile la piena e definitiva tutela dei diritti di chi è stata vittima di questo fatto increscioso”.
“Al contempo, la pronta attivazione dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli ha offerto alle stesse forze dell’ordine ed all’interessata piena disponibilità nell’individuazione della procedura idonea a definire nel modo più celere e sicuro l’intera vicenda. Lo sforzo profuso in prima persona dal direttore generale Marcello Minenna e dal direttore giochi numerici e dell’Ufficio investigazioni Stefano Saracchi ha consentito che l’iter di presentazione all’incasso del titolo vincente fosse avviato contestualmente al dissequestro, evitando qualunque ulteriore problema alla vincitrice. In questo modo, hanno dimostrato come la fiducia che i cittadini ripongono nell’operato dell’Agenzia sia davvero meritata”, ha concluso.
Il tabaccaio in carcere
Gaetano Scutellaro, il 57enne che le portò via il biglietto, era stato rintracciato dalla polizia all’aeroporto di Fiumicino ed è tuttora detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.
Il suo avvocato ha dichiarato che “soffre di una patologia psichiatrica più grave del bipolarismo e da tempo è in cura presso il Dipartimento di igiene mentale della Asl Napoli 1”, annunciando un ricorso al Riesame perché venga scarcerato. Pur sottolineando la speranza del perdono della signora, il legale nutre dubbi in merito ai reati contestati all’assistito, ovvero furto pluriaggravato e tentata estorsione: “Non si è trattato di un furto con destrezza e neppure con la forza”.