Nuove regole per viaggiare: la Commissione Europea dà il via alla nuova riforma sul pass allungandone il periodo di validità. Era da tempo che l’Unione lavorava sull’uniformità delle condizioni “di viaggio”. I singoli Paesi avevano già iniziato il loro “iter di riforme” per gestire le “uscite” e le “entrate”. Lo scopo è ovviamente quello di contenere la diffusione del virus. La Commissione Europea ha aumentato la durata di validità del certificato digitale annunciando “un periodo vincolante di 9 mesi (precisamente 270 giorni) dei certificati di vaccinazione per i viaggi nell’Ue”.
La scelta della Commissione sul green pass
Il punto focale delle riforme “dei viaggi” è la coordinazione. Il Consiglio europeo la “richiede” a gran voce da sempre, e ha ribadito ancor più la sua importanza a seguito dell’ultima riunione avvenuta il 16 dicembre. “Le nuove regole garantiranno che le restrizioni si basino su prove scientifiche disponibili” aggiunge il portavoce della Commissione.
Le dichiarazioni
La Commissione precisa: “Il coordinamento continuo è essenziale per il funzionamento del mercato unico e darà chiarezza ai cittadini nell’esercizio del loro diritto alla libera circolazione“. Nella nota la Commissione spiega poi l’importanza del pass: “Il coordinamento continuo è essenziale per il funzionamento del mercato unico e darà chiarezza ai cittadini nell’esercizio del loro diritto alla libera circolazione“. “Le nuove regole per i viaggi all’interno dell’Unione armonizzano le diverse regole tra gli Stati membri” continua. La Commissione precisa poi che le scelte sono tutte prese tenendo “conto delle indicazioni del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie“. Secondo queste raccomandazioni “le dosi di richiamo sono raccomandate al più tardi sei mesi dopo il completamento del primo ciclo di vaccinazione“.
Aumenta il periodo di validità del pass
La novità arriva con il prolungamento del periodo di validità del green pass per poter viaggiare. Si modifica passando da sei mesi di validità a nove. “Il certificato rimarrà valido per un periodo di grazia di ulteriori tre mesi oltre quei sei mesi” spiega la Commissione. “Per garantire che le campagne di vaccinazione nazionali possano adeguarsi e che i cittadini abbiano accesso alle dosi di richiamo“: questa la motivazione che va a spiegare la scelta della Commissione. L’opinione di Palazzo Berlaymont è che: “Quando si introducono regole diverse per l’utilizzo dei certificati a livello nazionale, gli Stati membri sono incoraggiati ad allinearli a queste nuove regole per fornire certezza ai viaggiatori e ridurre i disagi“.