Un summit al Terzo Mondo per siglare la pace, un incontro per sancire una tregua. Erano gli anni in cui impazzava lo scontro tra l’Alleanza di Secondigliano e i Mazzarella, alleati dei Misso e dei Sarno. Per mettere in ordine le cose intervennero due ‘personalità’ della camorra partenopea, Paolo Di Lauro e Carmine Montescuro, il famigerato ‘Zì Munuzz’ considerato una sorta di ‘ministro degli Esteri’ della malavita. L’episodio è stato raccontato ai magistrati dal collaboratore di giustizia Maurizio Prestieri in un verbale del maggio del 2008.
«Questo Zì Munuzz veniva in rappresentanza dei Mazzarella e in particolare di Ciro Mazzarella detto ‘o scellone. Ebbi modo di comprendere che, al di là delle apparenze, quella persona anziana aveva un forte carisma criminale tanto che lo stesso Paolo Di Lauro si mostrava molto rispettoso nei suoi confronti. D’altra parte Zì Munuzz aveva il potere di rappresentare in una situazione così delicata i Mazzarella cui avevano ucciso il padre. Quell’incontro che si tenne al Terzo Mondo mise le basi per la tregua a cui effettivamente si arrivò».