Da poco è stata annunciata la nuova Guida Michelin 2025 per l’Italia. La Campania, nonostante abbia perso la famosa stella in quattro ristoranti, sorride e ne guadagna cinque. Andiamo a vedere quali sono i nuovi ristoranti stellati della nostra regione.
Che cos’è la Guida Michelin?
La Guida Michelin, anche detta “guida rossa” per il suo celebre colore, è una vera e propria raccolta di tutti i luoghi più belli e interessanti da visitare in una nazione. La Guide si divide in due tipi, la guida verde e quella rossa. La prima riguarda la classifica dei migliori hotel e luoghi dedicati al turismo, la seconda, più famosa, definisce invece quali ristoranti sono meritevoli di attenzione e quali sono delle tappe fisse da visitare. Il numero massimo di stelle “collezionabili” sono tre. Una stella indica che il luogo è interessante, due stelle che merita una deviazione, tre stelle che vale l’intero viaggio.
I ristoranti che hanno guadagnato una stella
Appurato il significato e il ruolo della Guida e delle sue stelle andiamo a vedere insieme quali sono i ristoranti che hanno meritato il tanto atteso riconoscimento. Nella zona di Napoli troviamo il locale “O me o il mare” a Gragnano e il “Don Alfonso 1890” a Sant’Agata dei due Golfi. Nella zona di Salerno abbiamo invece il ristorante “Cetaria” a Baronissi e il “Volta del Fuenti by Michele Di Blasio“ a Vietri sul Mare. Solitario nella provincia di Caserta il “Marotta” che si trova a Squille.
Le quattro stelle perse
L’altra faccia della medaglia sono invece i quattro ristoranti che hanno perso la stella ma che potranno riprovarci nel corso di quest’anno per rientrare nella guida 2026. Tra i più noti di Napoli e provincia abbiamo il “Palazzo Petrucci” a Posillipo e il “Rear” di Nola. Perde anche la sua stella il ristorante “La Serra” di Positano, mentre scende di una posizione il “Tre Olivi” a Paestum che resta quindi con una singola stella.