”Ho preso le distanze dai miei fratelli”, Vincenzo Di Lauro parla al processo

0
1
”Ho preso le distanze dai miei fratelli”, Vincenzo Di Lauro parla al processo
”Ho preso le distanze dai miei fratelli”, Vincenzo Di Lauro parla al processo
PUBBLICITÀ

Il processo ai vertici dei nuovi Di Lauro è da settimane nel vivo e ieri ha raggiunto un ‘picco’ con le dichiarazioni spontanee rese da Vincenzo Di Lauro. Il secondogenito del boss Paolo, soprannominato F2, in videocollegamento ha infatti ribadito di aver preso da tempo le distanze dai fratelli, di non aver mai pensato di ricostituire il clan e che, anzi, avrebbe tentato di mettere in piedi in attività imprenditoriale.

In aula sono giunte anche le dichiarazioni di Tony Colombo che avrebbe detto ai giudici di avere più volte cercato di aiutare il cognato Raffaele Rispoli ad uscire dal giro del contrabbando di sigarette. Non la pensano così i giudici per i quali Tony Colombo e Tina Rispoli avrebbero fatto affari con il clan di Secondigliano con una somma complessiva di 500mila euro che il sodalizio avrebbe reinvestito per l’acquisito dei materiali e dei macchinari necessari all’allestimento di una fabbrica di sigarette – sequestrata – dove, importando il tabacco grezzo dall’estero, avrebbero potuto confezionare direttamente i pacchetti di sigarette da rivendere nel territorio nazionale ovvero esportare all’estero (specialmente Bulgaria e Ucraina).

PUBBLICITÀ

Il sistema di distribuzione sul mercato campano era avviato attraverso una rete di grossisti che rifornivano, in conto vendita, i rivenditori al dettaglio e da cui, settimanalmente, venivano prelevate le somme di denaro relative al pagamento delle forniture.

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ