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giovedì, Aprile 25, 2024
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«Ho sparato contro un uomo su ordine della ‘Passillona’», il retroscena sulla guerra di camorra a Ponticelli

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«Ho partecipato alla guerra tra i clan D’Amico e Perrella di Ponticelli e sparai contro Ciro Perrella per ordine della “Passilona”. Sono stato con i D’amico per 8 mesi, poi mio zio CiroTroia e Ciro Minichini intervennero per farmi uscire da questa faida chenon mi apparteneva». Alfredo Troia, legato alla famiglia malavitosa di San Giorgio a Cremano, ha raccontato ai magistrati della guerra di camorra in cui fu coinvolto: quella tra i D’Amico e i Perrella. Troia, come riportato dal Roma, ha riferito dell’ordine di Nunzia D’Amico di uccidere il ras nemico(allora) Ciro Perrella, dichiarazione però che è rimasta senza riscontri.

«Personalmente non ho partecipato a nessun omicidio», ha messo a verbale Alfredo Troia. Ho partecipato invece a una sparatoria commessa in relazione alla guerra tra i clan D’Amico e Perrella nel periodo in cui commettevo reati per conto dei D’Amico. Da una parte c’erano le donne dei D’Amico e dall’altra Ciro Perrella. Io avevo rapporti con i D’Amico perché mia madre, abita nel parco “Conocal” e i D’Amico mi stavano aiutando a uscire dalla tossicodipendenza. Io ho sparato contro Ciro Perrella che stava sul balcone, facendo fuoco con una mitraglietta. Era stata la “Passilona” a darmi l’incarico».

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