Due pentiti hanno svelato i segreti delle piazze di spaccio di Caivano e i collegamenti con i clan locali. I Bervicato hanno rilasciato diverso interrogatori ai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia.
Domenico Bervicato, nel 18 marzo 2024, ha indicato i gestori delle storiche piazze di spaccio a Caivano, già controllate dal clan Sautto e poi finiti sotto il controllo di Massimo Gallo. Inoltre ha, poi, riferito che anch’egli, in qualità di gestore di una piazza di spaccio, pagava al clan Gallo (e dopo l’arresto di Massimo Gallo a Salvatore Giordano) la somma di 1000 euro al mese per garantirsi la operatività della piazza. In particolare Giordano non solo riforniva le piazze di droga, ma pretendeva anche il pagamento di una “tangente” per garantire la operatività delle stesse.
Nel gennaio del 2024 anche Raffaele Bervicato, altro collaboratore di giustizia, ha parlato della quota che Antonio Angelino intascava dalle piazze di spaccio in particolare da Raffaele Zambella.
Le parole degli inquirenti sul blitz contro lo spaccio a Caivano
Il generale Enrico Scandone, comandante provinciale dei carabinieri di Napoli, ha confermato che si tratta di «una indagine sistemica, non di interventi spot. Ma è frutto anche degli investimenti fatti sulla provincia, con la nascita della compagnia carabinieri di Caivano».
L’obiettivo secondo Scandone deve essere quello di «smantellare le organizzazioni che impediscono il regolare svolgimento di ogni attività sul territorio. Queste infiltrano amministrazioni, minacciando con armi da guerra, con esposizione di forza e violenza non tollerabili. Bisogna colpire la fonte di guadagno, i canali di approvvigionamento, gestiti in maniera monopolistica sul territorio». La continua presenza delle forze dell’ordine «li aveva costretti a modificare le modalità di svolgimento degli affari illeciti» ha concluso Scandone.
«Il Parco Verde non è più la piazza di spaccio più grande d’Europa». Lo conferma il tenente colonnello Paolo Leoncini, comandante del Gruppo carabinieri di Castello di Cisterna. Oggi «gli incassi dello spaccio ogni mese si aggiravano attorno al mezzo milione di euro» ha aggiunto Leoncini. «Ci sono oltre 25 piazze di spaccio, di cui sono stati arrestati i gestori».
Gli arresti contro i clan di Caivano
Nel blitz dei carabinieri a Caivano, in cui 49 persone sono finite in carcere e una agli arresti domiciliari, sono state smantellate 25 piazze di spaccio controllate dai capi del clan Angelino Gallo. «Non solo al Parco Verde, ma erano distribuite in diverse zone del territorio di Caivano e dei comuni limitrofi», ha confermato il procuratore aggiunto Sergio Ferrigno, che ha coordinato il pool di magistrati sulla maxi inchiesta.
I magistrati hanno così ricostruito il funzionamento di oltre 25 diverse piazze di spaccio. I capi sarebbero stati autorizzati a svolgere le proprie illecite attività con obbligo di rifornirsi dal sodalizio criminale, che avrebbe imposto i prezzi di ogni tipo di sostanza da commerciare. Il giro d’affari ricostruito ammonterebbe a circa 500 mila euro mensili.
L’attività di indagine si inserisce in un quadro investigativo più ampio che, nel corso dell’ultimo anno, ha già portato a numerosi arresti nel comune di Caivano.
I nomi degli arrestati
Carcere per: Umberto Argiento, Pasquale Avallone, Massimo Bervicato, Ettore Broegg, Antonio Casalino, Antonio Cesarano, Carmine Cesarano, Davide Chiavazzo, Cosimo Cipolletti, Antonio Contino, Armando Crisafo, Biagio D’Angelo, Francesco D’Angelo, Luigi De Rosa, Michele Di Caprio, Filomena Di Costanzo, Antimo Di Micco, Antonio Di Micco, Giuseppe Dogali, Antonio Donadio, Giuseppe Esposito, Michele Esposito, Stefano Esposito, Nicola Erubino, Antonella Falco, Emanuele Frontone, Francesco Gallinaro.
Giacomo Giordano, Antonio Guerra Lorenzo Lauritano, Francesco Leone, Daniela Massa, Pasquale Mostacciuolo, Gianni Natale, Umberto Palmieri, Giuseppe Palmieri, Antonio Patricelli, Massimo Ponticelli, Maria Antonietta Ravanni, Vincenzo Scaraglia, Rosalba Sciarra, Francesco Sentore, Daniele Domenico Tanzillo, Antonio Tedesco, Francesco Varacalli, Patrizia Vuolato, Raffaele Zambella, Antonio D’Onofrio