PUBBLICITÀ
HomeCronacaI miracoli esistono, operazione riuscita per Sammy Basso: la felicità social

I miracoli esistono, operazione riuscita per Sammy Basso: la felicità social

PUBBLICITÀ

Sammy Basso «è stato operato una settimana fa, verrà dimesso domani ed è in condizioni eccellenti». A spiegarlo è stato oggi in conferenza stampa il professor Francesco Musumeci, direttore dell’UOC di Cardiochirurgia del San Camillo di Roma, che ha guidato l’equipe multidisciplinare. Si tratta del primo intervento al mondo al cuore di un paziente affetto da progeria, una rarissima sindrome che causa invecchiamento molto precoce. Sammy Basso grazie all’associazione da lui fondata ha fatto conoscere al mondo questa malattia.

Sammy Basso si mostra su Facebook.

In un post su Facebook, Sammy Basso ringrazia le persone, amici e conoscenti, che gli sono state vicino. Per Sammy Basso la scommessa di un paziente consapevole «che il mio cuore poteva fermarsi da un momento all’altro» può dirsi vinta. «A Boston c’è il centro più grande sulla progeria e si stanno testando farmaci sperimentali sui pazienti», racconta Sammy Basso, affetto da una rarissima malattia che causa un invecchiamento precoce accelerato, operato in prima mondiale proprio all’ospedale San Camillo di Roma per una patologia cardiaca tipica dell’età avanzata. Basso infatti era in cura proprio a Boston. «Lì hanno una visione d’insieme sui pazienti, conducono trial clinici – spiega – E per il mio problema avevano prospettato un altro tipo d’intervento. Poi, grazie ad alcuni ricercatori con coi collaboriamo tramite l’associazione» (l’Associazione Italiana Progeria Sammy Basso onlus, ndr), «abbiamo saputo dell’equipe che fa miracoli».

L’intervento, il trattamento di una stenosi calcifica severa della valvola aortica, normalmente viene effettuato su pazienti anziani. In questo caso, ha precisato Musumeci, «era molto difficile perché le condizioni fisiche di Sammy comportavano rischi aggiuntivi», in particolare, «a causa delle arterie molto piccole». Il ragazzo ha infatti 23 anni ma il suo fisico è come se ne avesse 80 e pesa appena una ventina di chili.

PUBBLICITÀ

«Questo intervento rappresenta un momento di svolta epocale nella storia della mia sindrome» perché «per la prima volta sappiamo che quando arrivano le complicanze di questa malattia possiamo provare a risolverle». Queste le parole di Sammy Basso. Finora, ha spiegato Sammy, fondatore dell’Associazione Italiana Progeria, e presente oggi in conferenza stampa al San Camillo, «la ricerca su questa malattia si è basata su farmaci per rallentare invecchiamento. Ma quando i sintomi iniziavano a manifestarsi era la fine».

L’euforia americana

Anche al Children’s Hospital di Boston, primo centro di ricerca mondiale sulla malattia, dove Sammy è in cura da anni, ha detto «sono euforici perché si è data nuova possibilità ai malati». Sono stati proprio gli esperti di Boston a capire la necessità dell’intervento, ma anche a rinunciare farlo. Di qui il tentativo di rivolgersi al professor Francesco Musumeci, direttore dell’Uoc di Cardiochirurgia del San Camillo e uno dei maggiori esperti al mondo. Grazie alla sua equipe è stato effettuato, su un cuore precocemente invecchiato, una procedura normalmente effettuata nei pazienti anziani. Ovvero il trattamento di una stenosi calcifica severa della valvola aortica. Intervento affrontato non senza paure da Sammy, oggi iscritto alla Facoltà di Biologia Molecolare di Padova. «Ero consapevole del fatto che il mio cuore avrebbe potuto fermarsi da un momento all’altro. Mi sono detto: qui ce la giochiamo tutta. È stata una scelta molto difficile». Quindi il ringraziamento al personale del San Camillo «che mi ha fatto sentire a casa», ma «anche a quella di Boston che ha avuto umiltà di dire: ne sapete di più voi».

«Sammy Basso ha vinto un’altra battaglia! Grazie ai professionisti del San Camillo è riuscita un’operazione complessa per la prima volta al mondo. Grazie a tutta l’equipe e al sistema della sanità del Lazio eccellenza italiana». Lo scrive su Twitter il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

PUBBLICITÀ