Un’ambulanza sarebbe stata utilizzata per la festa di inaugurazione di un negozio di abbigliamento a Napoli. C’è anche questo episodio nell’ordinanza firmata dal gip del Tribunale di Napoli, Federica Coluccia, a riprova dell’inserimento del clan Contini nelle dinamiche dell’ospedale San Giovanni Bosco.
La vicenda risale al 17 marzo 2023 ed è stata documentata da numerosi organi di informazione online oltre che dal deputato dell’Alleanza Verdi e Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che denunciava l’utilizzo improprio di un’ambulanza che a sirene spiegate percorreva il corso Umberto di Napoli. Il mezzo di soccorso si sarebbe fermato in corrispondenza di un negozio di nuova apertura e proprio dall’ambulanza sarebbero scesi alcuni cantanti neomelodici e tiktoker, invitati per l’inaugurazione dell’esercizio commerciale.
Il cassiere del clan Contini e l’amministratore del negozio
Le indagini hanno permesso di verificare il coinvolgimento nella vicenda del 45enne Gennaro Manetta, detto Maradona, ritenuto esponente del clan Contini con il compito di gestire la cassa del clan e di provvedere alla distribuzione delle mesate agli affiliati.
Nell’ordinanza vengono ricostruiti i contatti tra Manetta e Raffaele Colella (non indagato), amministratore unico della Amk srl. Secondo il gip, Colella in compagnia di un noto tiktoker, annuncia a Manetta l’inaugurazione del nuovo negozio al corso Umberto, chiedendogli la disponibilità di noleggiare un’ambulanza, specificando il motivo della singolare richiesta. Manetta si attiva per assecondare la richiesta contattando il titolare della ditta di ambulanze private Croce San Luca.
Secondo quanto riferito da un collaboratore di giustizia si tratta di “una ditta privata che non fa parte dell’ospedale e non potrebbe parcheggiare all’interno dell’ospedale” ma alla quale il clan Contini ha “consentito la sosta all’interno degli spazi dell’ospedale” e ha dato “appoggio all’interno del pronto soccorso”.