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venerdì, Luglio 4, 2025
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Il clan Gallo-Angelino aveva 2 laboratori di droga nel Parco Verde

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C’erano due laboratori di droga nel Parco Verde, entrambi usati da Massimo Gallo e dagli affiliati del clan. Durante le indagini della Dda di Napoli è emerso come il boss di Caivano e i suoi fedelissimi gestissero anche una autonoma piazza di spaccio al Parco Verde. In particolare sono trovati due covi nel nell’isola A/3: all’interno del primo laboratorio gli affiliati tagliavano, confezionavano e trasportavano la droga, inoltre, c’era una piazza di spaccio protetta dalle vedette.

Il primo laboratorio nel Parco Verde

La esistenza del laboratorio, oltre ad emergere dalle conversazioni intercettate, è stata
accertata anche attraverso un blitz dei carabinieri Castello di Cisterna condotto il 29 maggio 2020. In quella circostanza i militari effettuavano una perquisizione nell’appartamento sequestrando armi e un grande quantitativo di droga con il relativo confezionamento. L’intervento delle forze dell’ordine insospettiva gli affiliati che si convincevano dell’esistenza di una spia, così veniva organizzata una spedizione punitiva con l’incendio di auto dei membri della famiglia del malcapitato.

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Il pentito sul boss: “Muoveva circa 25-30 kg di cocaina a settimana”

Il 26 maggio 2020 venne intercettata un’altra conversazione in cui Vincenzo Di Paola, braccio destro di Gallo, chiedeva all’affiliato Francesco Pagnano di andare al laboratorio per preparare le dosi: “Perché non gli vai a dare una mano anche tu? Sopra”.  Il collaboratore di giustizia Domenico Bervicato, durante l’interrogatorio reso nel marzo 2024, ha confermato di aver visto nel laboratorio un carico di 30 kg di cocaina poi ha aggiunto che Gallo: “Muoveva circa 25-30 kg di cocaina a settimana”

Il secondo laboratorio

Dalle intercettazioni emerge che, il 24 giugno 2020, il gruppo Gallo stava confezionando dosi di crack e marijuana in un nuovo laboratorio nel Parco Verde di Caivano, ma si allarmava per la presenza dei carabinieri di Castello di Cisterna.

Così per evitare di subire il sequestro di droga e gli arresti veniva attuato un piano di emergenza già predisposto, per cui la borsa, contenente la droga, doveva essere lanciata dalla finestra.  “Con i mezzi scappiamo“, in questa intercettazione di Di Paola ha fatto riferimento alla fuga a bordo delle moto al momento del blitz.

 

 

 

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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