Un progetto omicidiario nei confronti della fazione dei Nobile da parte del clan Moccia per punirli di aver riscosso soldi delle estorsioni senza versarli nelle casse della cosca. E’ il retroscena che emerge dal verbale di interrogatorio del pentito Michele Puzio, storico esponente dei Moccia passato anni fa dalla parte dello Stato. Dal verbale recente rilasciato nel maggio 2025, Puzio racconta che “i Nobile riscuotevano le estorsioni con modalità molto aggressive, tanto da essere mal tollerati sul territorio di Afragola. i panzarottari avevano riscosso delle estorsioni di nascosto e senza versare i proventi nella cassa del clan Moccia”, racconta Puzio che racconta il retroscena risalente a diversi anni fa: “Quando fui scarcerato nel 2014 i Nobile che continuavano a riscuotere le estorsioni del mercato, mi chiesero se potevano trattenere la somma riscossa in quanto a loro dire avevano problemi economici. Accadde pure che iniziarono a riscuotere altre estorsioni ad insaputa de! clan: quando seppi questa cosa la riferii immediatamente a Filippo lazzetta il quale mi diede mandato per uccidere Nobile Raffaele. Il piano omicidiario, tuttavia, non fu portato a compimento perché non riuscimmo a trovare il momento giusto per ammazzarlo, essendo Nobile Raffaele un soggetto che si spostava continuamente e si mascherava pure quando usciva. Facemmo appostamenti a tal fine ma non riuscimmo a eseguire mai il piano omicidiario”.
Sono stati diversi i provvedimenti giudiziari che hanno accertato l’esistenza del clan Moccia e delle sue diverse articolazioni che agiscono, confederate tra loro. Tra queste c’era anche la fazione dei Panzarottari, costituta da Antonio Nobile, dai suoi figli Raffaele e Giuseppe entrambi condannati per associazione mafiosa. C’erano anche i figli di questi ultimi, i cugini Antonio Nobile che sono stati fermati nell’ultimo blitz.

