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venerdì, Giugno 21, 2024
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“Il clan rubava pannolini, carta igienica e detersivi dall’ospedale”, il retroscena sui Contini

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Teneva sotto controllo l’ospedale San Giovanni Bosco il clan Contini, componente di rango dell’«Alleanza di Secondigliano»: è quanto hanno scoperto i carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli che, coordinati dalla Dda, hanno eseguito 11 arresti (8 in carcere e 3 ai domiciliari) e diversi sequestri nei confronti di esponenti dell’organizzazione malavitosa operante nel capoluogo partenopeo, precisamente nei quartieri San Giovanniello, Borgo San Antonio Abate, Ferrovia, Vasto-Arenaccia, Stadera-Poggioreale e Rione Amicizia.

L’ospedale è il San Giovanni Bosco, alcuni anni fa (2019) finito al centro di un’altra indagine della Procura di Napoli. Già nel 2019 il clan Contini era finito al centro di una maxi operazione che coinvolse l’intera Alleanza di Secondigliano, e cioé anche le famiglie Licciardi e Mallardo, durante la quale vennero notificate da Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza e Dia ben 126 misure cautelari (89 in carcere e 36 ai domiciliari e un divieto di dimora in Campania) insieme con un sequestro di beni in tutt’Italia da 130 milioni di euro.

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I Contini

All’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli «comandavano i Contini. Il parcheggio era loro, mi dissero che controllavano anche la mensa e lo spaccio all’interno dell’ospedale». È quanto emerge dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Vincenzo Iuorio, ex affiliato al clan Sautto-Ciccarelli del Parco Verde di Caivano, che ha raccontato agli inquirenti l’episodio del 2018, quando rimase gravemente ferita in un incidente stradale una donna parente del boss Sautto. In quella occasione, quelli del Parco Verde si rivolsero ai Contini, e in particolare a Carmine Botta, per avere un occhio di riguardo.

«Non pagavamo il parcheggio e, quando entravamo nel reparto, i medici si mettevano a disposizione, ci davano i camici e ci facevano entrare anche in terapia intensiva» ha riferito il pentito Iuorio. Non solo, il clan «aveva il potere di accedere al magazzino» dell’ospedale San Giovanni Bosco dal quale venivano prelevati diversi materiali: pannolini, carta igienica, fogli a 4, detersivi. E venivano utilizzati sia per «uso personale» degli affiliati del clan sia «per la rivendita a terzi». Nel blitz di questa mattina, i carabinieri hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Ciro Aieta, Carmine Botta, Giuseppe Buccelli, Gennaro De Luca, Gaetano Esposito, Luigi Perrotta e Domenico Scutto, mentre ai domiciliari sono finiti Eugenio Finizio, Raffaele Schiano e Luca Botta. Attualmente irreperibile un 45enne, ritenuto tra i cassieri del clan Contini.

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