Il figlio di Salvatore Tamburrino e di Norina Matuozzo avrà il cognome della mamma. Sono stati i nonni ad ottenere il cambio dalla Prefettura di Napoli, infatti, i parenti affidatari hanno fatto ricorso all’articolo 13 della Legge del 11 gennaio 2018 approvata in favore degli orfani per crimini domestici.
Omicidio Matuozzo, Tamburrino evitò l’ergastolo
Il pentito Tamburrino, reo confesso dell’omicidio della moglie Norina Matuozzo a Melito, condannato a 30 anni di carcere. Sentenza della Terza Corte di Assise emessa nel luglio del 2023 al termine del secondo grado di giudizio, dopo un precedente provvedimento della Cassazione che annullò la condanna all’ergastolo inflitta all’ex fedelissimo di Marco Di Lauro.
La difesa chiese l’assorbimento del reato di maltrattamenti nel reato di omicidio e l’assorbimento del reato di detenzione di arma in quello di porto di arma in luogo pubblico. Tesi poi accolta dai giudici.
“Forse per chiunque una condanna a 30 anni è una vittoria, ma non per chi ha perso in questo mondo una persona cara. Togliere una condanna all’ergastolo e dare 30 anni equivale ad un premio. Noi familiari di Norina non possiamo essere contenti che il suo assassino venga premiato. Per lo più sapendo che i 30 anni sono scritti solo su carta perché con buona condotta e cose varie ne vengono scalati molti altri. Questa è la legge e noi possiamo solo accettarla, confidando in un altro tipo di giustizia che evitiamo di dire ma pregheremo affinché accada”, queste le reazioni dei parenti della vittima.
Dalla morte di Norina alla rivelazione su Marco Di Lauro
Tamburrino uccise Norina, madre dei loro due figli, per poi costituirsi. In quel momento, decise di confessare, rivelando il covo di via Scaglione del boss latitante Marco Di Lauro. Così i poliziotti fecero scattare le manette ai polsi del quarto figlio di Ciruzzo ‘o Milionario. Quattro anni dopo, niente ergastolo per l’ex custode del boss, che decise di spegnere con la propria pistola il tentativo della compagna di sognare una vita lontana dalla camorra.