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venerdì, Marzo 29, 2024
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Il racconto di Lorenzo, l’eroe che ha salvato la bimba caduta dal balcone: “Era appesa nel vuoto”

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Non mi sento e non sono un eroe, la cosa importante è che la piccola stia bene“. A parlare è Lorenzo Tassoni, 28 anni, il giovane che lunedì pomeriggio si è reso protagonista di un episodio che lo ha portato, suo malgrado, sulla ribalta trevigiana prima e poi su quella nazionale. Stava andando a ritirare la bici che aveva lasciato in un’officina a riparare, a causa della foratura ad una ruota, quando ha visto una bimba di quattro anni, di origini tunisine, aggrappata ad un balcone, al secondo piano di una casa, lungo via Sant’Antonino. La piccola è precipitata nel vuoto e gli è miracolosamente finita tra le braccia: se non ci fosse stato Lorenzo ad afferrarla, non avrebbe avuto scampo. E’ rimasta miracolosamente illesa.

Il racconto di Lorenzo Tassoni, il giovane eroe che ha salvato la bimba di 4 anni caduta dal secondo piano

Verso le 4 del pomeriggio ho portato la bicicletta a far riparare perchè mi si era bucata una ruota. Alle 5 sono tornato verso il negozio di bici e ad un certo punto ho sentito dietro di me un oggetto cadere“, racconta Lorenzo. “Mi sono girato e ho visto un tablet per terra con lo schermo infranto“. Alzando lo sguardo il 28enne ha subito capito cosa fosse accaduto. “Ho visto la bambina appesa dal terrazzo del secondo piano, sono sbiancato e sono corso subito in modo da mettermi perpendicolare sotto di lei, con le braccia protese in avanti”, spiega Lorenzo. “L’unica cosa che ricordo di aver detto, forse urlato, è ‘ti prego, ti prego no‘ perchè ero shoccato dalla cosa. La bambina non ha urlato però piangeva, distrutta anche lei in volto, ha mollato la presa, è caduta a piombo. Per fortuna ha battuto contro il primo terrazzo perchè ha attutito un po’ la caduta. E’ come se fosse rimbalzata e io sono riuscito a prenderla appena dopo. Mi è praticamente caduta tra le braccia, in avanti“.

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La piccola era preoccupata di aver rotto il tablet

Dopo la grande paura la bimba ha subito fatto intendere di essere in buone condizioni. “Poi l’ho messa in piedi, la bambina stava piangendo. Mi si è divincolata, è andata verso il tablet e mi ha detto che si era rotto” dice Lorenzo. “E’ stato come se si fosse dispiaciuta di più per il tablet rotto che per quello che le era successo: una scena assurda. I genitori non erano in casa, è uscita una sorta di baby-sitter e me l’ha presa dalle mani. Io ho detto ‘Chiamo il 118’. Ma lei ha risposto di no, che secondo lei non serviva, ed è poi scappata di sopra”. In via Sant’Antonino sono intervenuti, su chiamata di Lorenzo, sia gli agenti delle volanti della polizia che gli infermieri del Suem 118 che hanno visitato sul posto la piccola, rimasta del tutto illesa.

L’arrivo dei genitori e il respiro di sollievo

I genitori sono arrivati quando l’ambulanza era già là. Prima il padre in macchina, che mi ha abbracciato appena ha visto che la figlia stava bene. Poi la madre qualche minuto dopo, in bicicletta“, continua Lorenzo. “Quando ha visto i sanitari con la bambina si è buttata dalla bicicletta; era sotto choc, poi si è calmata quando ha visto che andava tutto bene“. (Treviso Today)

 

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