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venerdì, Aprile 19, 2024
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Pizzini e conti nel covo di Marco di Lauro, tremano affiliati del clan e ‘insospettabili’. VIDEO

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Dopo la cattura di Marco di Lauro è iniziata l’imponente indagine sulla sua latitanza. Nel covo sarebbero stati trovati pizzini e alcuni documenti contabili utilizzati dal famigerato F4. Stanno già tremando gli affiliati del clan e gli insospettabili che hanno coperto la latitanza del superboss.

Le forze dell’ordine sono entrati nel piccolo appartamento attraverso la recinzione e attraverso l’interno 1 della palazzina di via Emilio Scaglione. La casa è un bilocale di circa 60 metri quadri in cui viveva con la compagna Cira e i suoi gatti.

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IL VIDEO DEL TG 2

IL COVO

 

IL CARCERE

Dall’appartamento in via Emilio Scaglione alla cella nel carcere di Poggioreale. Da due giorni è cambiata la vita di Marco di Lauro, dopo 14 anni di latitanza si trova dietro le sbarre, dove passerà gran parte della sua vita. Ad attenderlo, probabilmente, nelle prossime settimane ci sarà la decisione di rinchiuderlo al regime di carcere duro, proprio come suo padre Paolo e suo fratello maggiore Cosimo. Nel frattempo Marco F4 è un ‘detenuto comune’ nel carcere di Poggioreale, nel padiglione ‘Venezia’, dove ha trascorso le prime due notti, naturalmente sorvegliato speciale. Sveglia alle 8, lettura dei giornali e tv fino alle 11 di sera, quando le rigide regole del carcere obbligano tutti ad andare a dormire.

Forse la sua ultima passeggiata da libero l’ha fatta qualche ora prima di essere arrestato, fonti investigative parlano di un avvistamento nella zona dei Colli Aminei, poi il ritorno immediato nell’appartamento di via Scaglione, probabilmente dove stava consumando un pasto prima di essere prelevato dai suoi uomini. “Lo dobbiamo spostare di lì”, questa una delle intercettazioni captate dal gruppo Catturandi coordinato dalla Procura di Napoli. Una serie di attività frenetiche sono partite a seguito dell’omicidio di Norina Mautozzo, ammazzata nella tarda mattinata a Melito da Salvatore Tamburrino, amico proprio di Marco di Lauro.

Da qual momento si è scatenato uno “tsunami”, così come ha dichiarato il Questore di Napoli De Iesu nel corso della conferenza stampa. Uno tsunami che ha travolto Di Lauro mentre mangiava un semplice piatto di pasta in compagnia della sua donna di sempre, Ciretta Marino, e dei suoi due gatti.

I vicini di casa dicono di non aver notato mai nulla di sospetto. Di Lauro usciva pochissimo da casa. Conduceva insomma una vita normale senza destare alcun sospetto. Niente lusso, niente auto potenti. Il 39enne, sfuggito all’arresto nel dicembre del 2004 nella cosìdetta ‘notte della manette’, non si sarebbe mai allontanato da Napoli anche se avrebbe fatto qualche puntata all’estero. Si è detto che usciva di notte travestito da donna: ipotesi, quest’ultima, alla quale le forze dell’ordine non credono. Ed infatti è stata smentita dal Questore. Intorno al suo alloggio non sarebbero state trovate delle telecamere. E all’arrivo degli investigatori non c’erano vedette. Ora si lavora per capire da quanto tempo fosse in quell’appartamento. Per questo, fanno sapere gli investigatori, verranno messe a sistema tutte le informazioni che sono state acquisite.

 

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