I cittadini campani non sarebbero tra i più interessati d’Italia a fare degli investimenti: è questa la conclusione a cui si può giungere analizzando le statistiche di Google.
Il famosissimo motore di ricerca mette a disposizione un interessante tool, Google Trends, dal quale è possibile conoscere infinite statistiche relative ai comportamenti dei navigatori e riguardanti gli argomenti più disparati, statistiche che propongono anche delle classifiche relative alle varie regioni.
Le statistiche riguardanti l’argomento “investimento”
Eseguendo in interno di Google Trends una ricerca relativa all’argomento “investimento“, la quale può essere visionata in modo integrale a questo link, si evince subito che la Campania è tra le regioni meno inclini ad effettuare questo genere di ricerche.
Google consente infatti, relativamente a tale argomento, di consultare una classifica delle varie regioni italiane, e le Campania risulta essere al quart’ultimo posto.
Il parametro numerico di riferimento sulla base di cui Google elabora queste statistiche è il cosiddetto “interesse per regione”, cifra che può spaziare da un minimo di 0 fino ad un massimo di 100.
La Campania, che come visto è al fondo della classifica, ha un interesse per regione di 52; al primo posto della classifica figura la Valle d’Aosta, con un punteggio di 100, seguono Lombardia e Piemonte rispettivamente con 95 e 94.
Un fugace sguardo alla classifica è sufficiente per notare come le regioni più propense ad effettuare questo tipo di ricerche siano quelle del Nord, e agli ultimi 3 posti, ovvero i soli posti che registrano un punteggio inferiore a quello della Campania, sono occupati da regioni meridionali, esattamente Sicilia, Calabria e Sardegna.
I dati su una keyword di ricerca più precisa: “Trading”
Il concetto di investimento può ovviamente abbracciare operazioni molto differenti tra loro, alla luce di questo può senz’altro essere interessante eseguire, in Google Trends, una ricerca più specifica, come ad esempio quella relativa alla keyword “Trading” che può essere visionata a questo link.
I risultati esposti in precedenza sono confermati, se pur con delle lievi differenze: la Campania è al quattordicesimo posto con un interesse per regione di 55, ben distante dalle prime in classifica, ovvero Valle d’Aosta con 100, Lombardia con 75 ed Emilia Romagna con 72.
Anche in questo caso il fanalino di coda si compone esclusivamente di regioni meridionali: Molise, Puglia, Sicilia, Basilicata e Calabria occupano infatti gli ultimi 5 posti.
Un divario netto tra Nord e Sud
Sicuramente questi dati sono molto generici e non consentono di trarre conclusioni particolarmente precise, tuttavia il divario tra Nord e Sud è davvero netto e indica in modo chiaro una maggiore attenzione agli investimenti da parte dei cittadini delle regioni settentrionali.
Questo comportamento può senz’altro essere messo in relazione ai redditi medi: dal momento che quest’ultimi sono più alti a Nord, non stupisce il fatto che la possibilità di effettuare investimenti sia ben diversa, tuttavia può esserci anche una componente di attitudine mentale, di propensione a scoprire ciò che è nuovo.
Le tipologie di investimento più gettonate
Ogni investimento comporta del rischio, altrimenti non potrebbe neppure definirsi tale, tuttavia per chi possiede della liquidità ed è disposto ad investire può senz’altro essere utile informarsi sulle diverse opzioni possibili.
Oggi d’altronde le alternative sono davvero tantissime: negli ultimi tempi si stanno diffondendo sempre più le forme di investimento indipendente, quindi quelle che vengono effettuate senza l’intermediazione di una banca.
Molti utenti ricercano in rete dei tutorial Interactive Brokers in siti specializzati come IoInvesto, altrettanto interesse vi è nei confronti del già citato Trading e del cosiddetto Copy Trading, variante di ultima generazione che consente sostanzialmente di copiare le identiche operazioni effettuate dai trader maggiormente performanti.
Si può ovviamente optare anche per investimenti classici, si pensi ai vari prodotti finanziari proposti dagli istituti bancari, quindi fondi, obbligazioni, azioni e quant’altro, oppure agli investimenti immobiliari.

