Gennaro Petrucci potrebbe dare importanti dichiarazioni agli inquirenti, intraprendendo probabilmente un percorso collaborativo. Come riporta il Mattino, il presunto mandante dell’omicidio dell’ingegnere Salvatore Coppola ha annunciato la decisione nel corso del processo che lo vede imputato assieme al presunto esecutore materiale, Dario De Simone detenuto in carcere.
Il presidente della corte di assise Giovanna Napoletano ha ratificato il cambio di difensore dell’indagato. Dunque Petrucci sarebbe da considerare un potenziale collaboratore di giustizia. L’imprenditore avrebbe già reso un interrogatorio ai pm della Dda di Napoli (Raimondi, Sepe e Rossi), invece, poche ore fa ha revocato l’incarico all’avvocato Antonio Bucci, affidandosi a una penalista che solitamente assiste coloro che collaborano con la giustizia. Petrucci è il marito di Silvana Fucito, 20 anni fa paladina antimafia nel corso delle indagini sul racket di San Giovanni. L’imprenditrice fu definita donna coraggio dal Times.
Il fermo di Petrucci dopo l’omicidio dell’ingegnere
Il 73enne Gennaro Petrucci è stato fermato dalla Mobile con l’accusa di aver offerto 20mila euro a Mario De Simone. Il 64enne è stato arrestato lo scorso 8 aprile come presunto esecutore materiale del delitto condotto il 12 marzo nel garage di un market in corso Protopisani. Il mandante, secondo le indagini, aveva denunciato Coppola in quanto aggiudicatario in un’asta immobiliare della villa in cui Petrucci viveva assieme alla moglie.