La Corte di Cassazione ha confermato l’ergastolo per gli autori dell’omicidio di Raffaele Pisa, ucciso il 13 dicembre 2016 a Pianura nel bel mezzo della faida tra i clan Pesce-Marfella e Mele. Il giovane, come hanno appurato poi le indagini, non aveva alcun tipo di rapporto con la criminalità. Perse la vita in un agguato in via Giorgio De Grassi per un semplice sospetto. Una diceria, una voce che circolava nel quartiere e che spinse i vertici dei Pesce-Marfella a compiere l’omicidio.
InterNapoli.it ha intervistato Anna Ostetrico, la mamma di Raffaele: “Mio figlio era una bravissima persona, un ragazzo di cuore e tutt’oggi lo vogliono ancora bene. Non ha mai fatto parte di alcun contesto criminoso, era un ragazzo ricordato con grande amore e affetto”.
Le voci infondate che hanno portato all’omicidio: “Ci sono state voci in giro che hanno discriminato mio figlio. Lui era amico di Salvatore Romano ma non apparteneva al mondo criminale, era un suo amico di infanzia. Chi lo ha ucciso credeva che mio figlio facesse parte di quel contesto ma non era così. In seguito alle indagini della Procura è emerso che Raffaele non apparteneva a nessun clan”.
Confermato l’ergastolo ai killer, un risultato ai quali la mamma di Raffaele Pisa ha sempre creduto: “Non ho mai avuto paura che l’ergastolo non venisse confermato. Io ho perso un figlio e anche se loro hanno avuto il massimo della pena, sono io a non avere più Raffaele con me. È come se il massimo della pena l’avessi preso io”.
Diverse iniziative hanno ricordato Raffaele in questi anni: “Ho fatto due memorial. Il primo a ottobre 2017 nel giorno del suo compleanno, al campo simpatia a Pianura. Il secondo invece, organizzato dai suoi amici, si è tenuto giù agli Astroni”.
“Per me la vita è finita – conclude Anna con la voce rotta dall’emozione -. Vivo ogni giorno ma dentro sono morta insieme a lui”.
Le parole di Concetta Vernazzaro, legale della famiglia Pisa
Soddisfatta per la conferma anche in Corte di Cassazione degli autori dell’ergastolo di Raffaele Pisa è l’avvocato Concetta Vernazzaro, legale della famiglia Pisa: “Finalmente posso dire di essere soddisfatta, sia sul piano umano che su quello giuridico. Ringrazio la Magistratura napoletana per l’ottimo lavoro svolto e anche i giudici della Cassazione. Quello che più di tutto mi preme sottolineare – conclude – è che sia stata dichiarata la totale estraneità di Raffale Pisa ad alcun contesto criminoso e che sia stata ripulita la sua immagine infangata per anni con ipotesi e illazioni. La mamma di Lello è stata una combattente”.