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HomeCronacaInnocente ucciso in salumeria dai Mazzarella, killer in manette dopo vent’anni

Innocente ucciso in salumeria dai Mazzarella, killer in manette dopo vent’anni

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Una vendetta che i Mazzarella covavano da tempo. Da compiersi senza se e senza ma anche se di mezzo ci andava un innocente che aveva la sola ‘colpa’ di essere il fratello del killer del boss Salvatore. Sono state eseguite nelle scorse ore dai carabinieri due ordinanze di custodia cautelare per Roberto Mazzarella, uno dei presunti reggenti del gruppo, e Clemente Amodio. Il primo è accusato di essere stato mandante ed esecutore dell’omicidio di Antonio Maione, fratello di Ivan, il secondo solo esecutore dell’omicidio avvenuto in una salumeria di Corso San Giovanni il 15 dicembre del 2000.

Il racconto del pentito sull’omicidio in salumeria

L’inchiesta condotta dai carabinieri ha potuto contare sull’apporto di numerosi collaboratori di giustizia tra cui Antonio Costabile o cerrano che ha raccontato ai magistrati cosa avvenne quel girono: ”L’omicidio è avvenuto parecchi anni fa. A dirmelo è stato Domenico Russo detto “Mimmoletto” nel marzo 2021 (mentre Pacifico Silenzio si trovava in Spagna). Ci trovammo a parlare una notte che Mimmoletto era stato chiamato a sostituire nello spaccio De Palma Salvatore detto “pummarola” che aveva avuto un problema in famiglia (la moglie non stava bene). Iniziammo a parlare dell’omicidio Pulmieri e del fatto che io avrei avuto una contestazione di concorso in omicidio senza aggiungere altro. Mimmoletto mi disse che aveva assistito all’omicidio di Maione Antonio in quanto si trovava insieme a lui al momento dell’agguato. Lui era molto preoccupato per questa cosa e mi raccontò di aver visto Mazzarella Roberto e Clemente Amodio sparare. Mimmoletto stava con Antonio Maione nella salumeria Zaccaro di corso san Giovanni a Teduccio a comprare un panino. Ad un certo punto sono entrati Roberto Mazzarella e Amodio Clemente con parte del viso coperto e gli occhi scoperti, senza casco. Roberto Mazzarella impugnava una pistola e sparò il primo colpo contro Maione colpendolo al petto. Poi si avvicinò Clemente, tolse la pistola da mano a Roberto Mazzarella e sparò altri colpi per finirlo. Mentre Clemente sparava Mimmoletto si era giù rifugiato dietro al bancone della salumeria”.

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