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sabato, Aprile 20, 2024
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Lascia l’iPhone al figlio piccolo, lui spende oltre mille euro per un gioco

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Lasciare un bambino in completa libertà di fronte ad un videogioco di acquisti in-app, può essere pericoloso. Anche se si trova su un iPhone. E questa non è una novità, almeno non per tutti. Adesso l’ha capito anche la famiglia Murtaza, residente a Colwyn Bay (Galles), che certamente non naviga nell’oro. Con tre figli piccoli a cui badare, Areefa di 11 anni, Ashaz di 7 e Aliyah di 1, che quelle centinaia di euro possono fare comodo. Ma se un giorno ti svegli e ti accorgi di aver perso 1.289,70 sterline (equivalenti a circa 1500 euro), allora le cose cambiano letteralmente. In negativo, ovviamente.

Il padre Muhammed, medico di 41 anni, pensava infatti si trattasse di un errore da parte di Apple quando ha notato che gli addebiti erano firmati a nome del colosso che domina il mercato degli smartphone. Ipotesi ancora più aggravata quella della truffa, che però ha subito scartato quando si è ritrovato davanti nella casella email 29 ricevute di pagamento comprese tra 1,99 e 99,99 sterline riconducibili al videogioco mobile «Dragons, l’ascesa di Berk». Si tratta di un gioco ispirato alla saga cinematografica di Dragon Trainer e disponibile anche sull’App Store.

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A quel punto Muhammed ha capito cosa è successo. Si trattava di una serie di acquisti in-game effettuati dal suo iPhone dal figlio Ashaz per arricchire la propria collezione virtuale di draghetti.

L’uomo rimborsato con poco più di 200 sterline, gli acquisti effettuati tutti sull’iPhone

La storia sembrava potesse finire con un lieto fine. Ma così non è stato, perché quando l’uomo si è rivolto ad Apple – sicuro di ottenere un rimborso completo – si è visto restituire soltanto 207 sterline. C’è da dire che, in parte, la colpa è anche del genitore per l’assenza di un’adeguata supervisione. Muhammed, dal suo canto, ha spiegato che difficilmente poteva aspettarsi un videogioco gratuito per bambini contemplasse acquisti in-app illimitati, anche a tre cifre. E, soprattutto, che fosse possibile spendere nel giro di un’ora quasi 1.300 sterline. «Ben fatto, mi avete derubato, siete riusciti a derubare mio figlio», la risposta al servizio cliente. A raccontare la storia, al Sun, è stato proprio il papà che ha visto sottrarsi oltre mille euro dal suo conto bancario.

L’auto venduta

Contattata proprio dal Sun in merito alla vicenda degli acquisti in-app sull’iPhone, la company ha invitato i genitori ad adottare precauzioni contro tali evenienze e ha affermato di prendere la questione «molto sul serio». Intanto, Muhammed, ha venduto l’auto di famiglia – una vecchia Toyota Aygo – per coprire l’ammanco. Una beffa che, certamente, servirà di lezione sia all’uomo che al bambino.

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Alessandro Pirozzi
Alessandro Pirozzi
Mi presento: mi chiamo Alessandro Pirozzi, sono nato a Napoli ed ho 23 anni. Sono iscritto all'albo dei giornalisti dal 2019 ed amo profondamente la comunicazione, specie quella digitale. Dopo essermi diplomato in un istituto alberghiero, ho iniziato a 18 anni il mio percorso lavorativo con InterNapoli.it nel 2016, collaborando anche in qualità di freelancer con diverse testate digitali come Blasting News. Ho scritto per 'Cronache di Spogliatoio', giornale sportivo online, e per la testata locale AbbiAbbè.it.
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