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giovedì, Maggio 2, 2024
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Ischia, ritrovati altri due corpi in via Celario: sono di Gianluca Monti e Salvatore Impagliazzo

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Due corpi sono stati individuati questa mattina a Casamicciola, piccolo borgo di Ischia dove il 26 novembre scorso una frana dal monte Epomeo ha inghiottito o danneggiato 30 case. Un corpo e’ stato individuato da ricercatori in via Santa Barbara nel giardino di una villetta ai piedi del serbatoio idrico dell’Acquedotto Campano a poche decine di metri da dov’era stata rinvenuta Eleonora Sirabella, la prima vittima accertata della frana, che viveva in via Celario.  Finora è stato possibile estrarre dalla morsa del fango solo un cadavere, quello di un uomo che potrebbe essere Gianluca Monti.

L’altro corpo è stato localizzato ma non ancora estratto anche se si ipotizza che, per la posizione possa essere quello di Salvatore Impagliazzo, compagno di Eleonora Sirabella la prima vittima accertata della frana. Sale così a dieci il bilancio ufficiale delle vittime, con due persone ancora disperse.

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Un secondo è nell’area al di sopra dell’abitazione dove i vigili del fuoco ispezionavano ieri i solai alla ricerca dei genitori dei tre fratellini già estratti dal fango nei giorni scorsi. Le salme una volta recuperare saranno trasferite nell’obitorio dell’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno per i riconoscimenti e le prime ispezioni cadaveriche.   Ischia, secondo l’agenzia di stampa Adn Kronos, sarebbero stati “individuati due corpi, in due punti diversi”.

L’altro giorno è stato trovato il corpo di Michele Monti, il ragazzo di 15 anni che mancava all’appello insieme con i genitori e altre due persone Quando i Vigili del fuoco hanno prima individuato e poi estratto, non senza difficoltà, il corpo del ragazzo dai detriti e dal fango di Casamicciola. A 24 ore dal ritrovamento dei corpi senza vita dei due fratellini, Francesco di 11 anni e Maria Teresa di 6 anni.

Dunque le vittime salgono a 10, si cercano altri due dispersi: sono presumibilmente il compagno di Eleonora Sirabella, 31 anni, la prima vittima ritrovata, e di un’altra giovane donna. Come ha riferito il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, al termine della riunione del Centro di coordinamento. I feriti restano 5, di cui solo uno trasportato fin da subito all’ospedale Cardarelli di Napoli. Le ricerche continuano senza sosta, con sempre più difficoltà, per l’accesso complicato sul luogo del disastro a Casamicciola.

“Quanto è drammaticamente accaduto ci obbliga moralmente e politicamente ad approfondire con urgenza non soltanto il tema delle cause che hanno prodotto questo ennesimo evento calamitoso, ma anche quello delle molteplici questioni connesse alle migliori individuazioni di un sistema normativo e amministrativo realmente integrato ed efficiente sul piano della prevenzione dei rischi”. Così il ministro Musumeci: “Lo strumento di previsione che dice qual è il territorio piu’ vulnerabile e quale tipo di rischio potrebbe determinarsi, si chiama Piano nazionale di adattamento al cambiamento climatico. Il Piano e’ stato avviato nel 2016 presso il ministero dell’Ambiente, presentato informalmente nel 2018, ma da allora la Commissione per l’autorizzazione ambientale non ha dato il proprio parere definitivo. Il paradosso e’ che quando il piano sara’ varato di fatto sara’ gia’ superato”

Le parole dei vigili del fuoco

“Le ricerche continuano dal punto in cui si è scatenata la colata fino al mare perché abbiamo i sommozzatori che stanno lavorando”. “Voglio ancora parlare di ricerca dispersi e non corpi, perché magari possono essere ancora in vita”. Le ricerche sono complicate anche per il territorio. “Stanno lavorando squadra altamente professionali addestrate per potere lavorare in determinate condizioni – dice De Acutis- stiamo lavorando con tutte le nostre forze”.

Il comandante sottolinea che le strutture presenti nell’area in parte”sono pericolanti e dobbiamo adottare tutte le misure di sicurezza perché bisogna fare operazioni particolari, ad esempio come il taglio di solai. Dobbiamo essere certi di lavorare in sicurezza”. Sono 185 i vigili del fuoco impegnati in questi giorni a Ischia, provenienti da  tutte le regioni.

Il ministro Pichetto: “Sto con i sindaci, la mia frase forse era un po’ forte”

Dopo le polemiche, il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, fa un passo indietro rispetto alle sue dichiarazioni sui “sindaci che lasciano fare  da arrestare” e torna a puntualizzare: “Non posso avercela coi sindaci, ho fatto metà della mia vita nelle amministrazioni comunali, mio figlio ha fatto il sindaco per dieci anni. Sono sul fronte degli 8.000 sindaci, che devono rispondere a volte oltre le loro competenze. La mia dichiarazione di ieri è stata un po’ forte quando ho detto che bisognerebbe arrestare. Ma nasceva dal fatto che leggevo i report, vedevo che a Ischia c’era lo stanziamento dei fondi al 12 novembre 2010, e c’era scritto ‘in fase di progettazione'”.

“Quando uno vede queste cose, dice ‘come mai?’ – ha aggiunto il ministro -. Poi non entro nel merito specifico, non mi riferivo al merito specifico. La mia valutazione è ‘andiamo a veder caso per caso'”.

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiamo Il Roma
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