I cambiamenti nella tecnologia e l’attenzione elevata nei confronti della sostenibilità ambientale stanno portando ad una revisione del sistema tributario del nostro Paese. Andando in questa direzione, il Consiglio dei Ministri, nel corso della seduta del 22 luglio, ha introdotto nel Testo Unico dei Tributi Erariali Minori due nuove imposte. Si tratta di un’imposta relativa ai voli sugli aerotaxi e una che riguarda gli aeromobili privati.
Le nuove imposte per i voli degli aerotaxi e per gli aeromobili privati
Sul fronte delle imposte, potrebbero presto arrivare novità per quanto riguarda l’introduzione di nuovi tributi erariali minori inerenti al settore dei jet privati – dunque anche i servizi di private jet rent – e gli utilizzatori di aerotaxi, riflettendo una crescente attenzione verso il loro impatto economico e ambientale. Queste possibili nuove imposte mirano a regolare un mercato importante, assicurando un maggiore contributo fiscale da parte di un settore tradizionalmente considerato di lusso.
Come si è evidenziato, una delle nuove imposte che sarebbero previste riguarda i voli che vengono effettuati sugli aerotaxi, compresi quelli tramite gli elicotteri. La tassa, che viene addebitata direttamente ai passeggeri, può cambiare in base alla distanza percorsa. Se il tragitto è di una distanza inferiore a 100 chilometri, la tassa è stabilita ad una somma di 10 euro. L’importo arriva a 100 euro per una distanza tra 100 e 1.500 chilometri. Invece, per distanze superiori a 1.500 chilometri, la somma da pagare corrisponde a 200 euro.
Il contributo che viene richiesto ai proprietari di aeromobili privati o a chi usa un velivolo di questo tipo è più rilevante. In questo elenco sono compresi anche gli aeromobili che non hanno ricevuto una registrazione all’Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, ma che sono nel nostro Paese per un tempo superiori a sei mesi nel periodo di un anno. Il calcolo della tassa viene effettuato tenendo conto del peso massimo riscontrato nella fase del decollo.
Se gli aeromobili hanno un peso che arriva fino a 1.000 chili, il costo da sostenere è di 0,75 euro per chilogrammo, fino ad una cifra massima di 750 euro. L’importo aumenta in maniera progressiva, da 1,25 euro al chilo fino a 2.000 chili, passando per una somma di 4 euro al chilo fino a 6.000 chili, per arrivare ad un importo di 7,6 euro al chilo per un peso oltre i 10.000 chili.
Per gli elicotteri, è prevista una maggiorazione dell’imposta del 50% rispetto a quella che è stata prevista per gli aeromobili con un peso equivalente. Invece, è stata introdotta un’imposta fissa di 450 euro ogni anno per gli alianti, i motoalianti e gli aerostati a carattere privato.
La ristrutturazione del sistema tributario
Il Testo Unico dei Tributi Erariali Minori, che è composto da 100 articoli in 43 pagine, non indica soltanto le nuove imposte previste, ma ridefinisce tutto il quadro tributario. Comprende, infatti, anche le imposte sui contratti vitalizi, sulle assicurazioni private e una tassa dello 0,2% sul trasferimento di azioni e altri strumenti partecipativi. Per gli immobili che si trovano all’estero, viene prevista anche una tassa corrispondente all’1,06% sul valore delle proprietà, se questo valore supera i 200 euro.
Il rinvio del DDL Concorrenza
In riferimento al DDL Concorrenza, bisogna notare che il provvedimento è stato escluso all’ultimo minuto dall’ordine del giorno nell’ambito del Consiglio dei Ministri. Il disegno di legge è un’azione importante per raggiungere gli obiettivi del PNRR entro la fine dell’anno.
Il DDL Concorrenza era stato rinviato probabilmente per una difficoltà nel trovare un accordo, in particolare per ciò che riguarda le tariffe delle autostrade. Il Ministro delle Imprese, però, aveva parlato della possibilità di un’approvazione del DDL nei successivi giorni, per rispettare le scadenze relative al nuovo gruppo di finanziamenti del PNRR.

