Sono tutti minorenni, il più piccolo ha appena 12 anni, quello più grande 16. Erano in sei, i componenti della baby gang che sabato mattina, hanno preso di mira una donna di 59 anni all’interno a seguito della quale la poverina ha battuto violentemente la testa.
La signora, subito soccorsa, è ricoverata ora in ospedale con un forte trauma cranico ed è in prognosi riservata.
A riferire tutto nel dettaglio, Il Mattino.
La donna presa a calci in strada è grave in ospedale, identificati i 6 componenti della baby gang
Grazie a un’indagine lampo dei carabinieri, i sei baby aggressori sono stati tutti identificati: ma uno solo denunciato, in quanto sedicenne. Tutti gli altri, non avendo l’età imputabile, pur segnalati sono stati riaffidati alle famiglie.
Ma cos’è successo di preciso? È da poco passata la mezza di sabato quando ai carabinieri giunge la segnalazione di una donna – Giuseppina M. – ferita e sanguinante in via Leopardi, a Fuorigrotta. Si tratta di un’aggressione avvenuta all’interno di un supermercato.
I militari della compagnia di Bagnoli impiegano poco tempo, grazie ad alcune testimonianze e alle immagini di videosorveglianza interna al locale commerciale, per ricostruire quello che è successo.
Si scopre così che il gruppetto di minori – quattro di sesso maschile e due femminile – ha iniziato a litigare con la malcapitata mentre erano in strada: con ogni probabilità gli screzi sono nati per un futile motivo, come emerge dai fotogrammi che riprendono alcuni componenti del “branco” deridere la donna.
L’assurdo piano per aggredire la donna
I sei poi entrano nel supermercato, acquistano alcune lattine di bibite, riescono in strada e iniziano a confabulare tra loro. È come se si fossero già accordati per mettere in atto quell’assurdo piano, l’aggressione della signora con la quale precedentemente c’era stato il diverbio.
A conferma dell’ipotesi secondo cui il gruppo stesse aspettando l’uscita di Giuseppina, pochi istanti prima le telecamere inquadrano due dei minori, entrambi 14enni, rifare capolino nel negozio, indicando le casse: è lì che la donna sta pagando la spesa.
Ulteriori approfondimenti hanno poi consentito di accertare che i sei erano stati notati infastidire sia in strada, sia nei pressi del supermercato altri passanti, ad alcuni dei quali – senza alcun motivo – avevano assestato schiaffi per poi fuggire.
Giuseppina, ormai uscita dal negozio, si sta dirigendo verso casa. Ha in mano le buste della spesa e viene seguita dagli stessi due 14enni di prima: uno di loro, si scoprirà effettuando verifiche incrociate e riscontri, è appena uscito da una comunità di recupero, dove ha trascorso tre anni.
L’aggressione avvenuta di spalle
Il 14enne raggiunge correndo alle spalle la donna e le sferra un violento calcio alla schiena, facendola cadere. Subito dopo si dà alla fuga imboccando via Giambattista Marino, seguito dal resto del “branco”. Accorre gente per soccorrere la povera vittima, che inizia a perdere sangue per una ferita alla testa, e sono sempre le telecamere di videosorveglianza stradale a mostrare come due delle ragazzine del gruppo aggressore tornino sui propri passi, quasi per verificare le condizioni della ferita.
Interrogata dai militari dell’Arma, una delle testimoni intervenuta per prestare soccorso a Giuseppina dirà: «Ho sentito le urla e qualcuno che diceva: “Ma che hanno fatto!”, “Le hanno dato un calcio”. La signora aggredita era stesa a terra in posizione supina, perdeva sangue dalla parte posteriore del capo ed era incosciente. Dopo poco sono giunti alcuni familiari, ma lei continuava a essere in uno stato di incoscienza, non riconoscendo nemmeno loro».
Giuseppina viene sollevata e spostata a braccio dai presenti su una panchina al riparo dal sole cocente. Continua a perdere sangue e a non riconoscere nessuno, poi arriva l’ambulanza del 118 che la trasporterà all’ospedale San Giovanni Bosco. Qui verrà sottoposta a una lunga serie di accertamenti. Resta in prognosi riservata. E resta l’amarezza per quanto è successo.
Tutto il gruppo di minori – ad eccezione del 16enne – denunciato per lesioni dai magistrati della Procura della Repubblica dei minori – la farà franca.