giovedì, Agosto 14, 2025
HomeCronacaLe 'giravolte' tra clan e gli agguati scampati, il profilo di Sicc...

Le ‘giravolte’ tra clan e gli agguati scampati, il profilo di Sicc ‘e penniell

Domenico Gargiulo ha avuto una storia criminale molto intensa, nonostante, la sua giovane età. Il 29enne iniziò la sua carriera tra le file del clan Abbinante del Monterosa per poi passare ai nemici dei Marino nel corso della Terza Faida di Scampia. Conosciuto nell’ambiente come il soprannome Sicc ‘e penniell, Gargiulo sfuggì alla furia dei killer in due occasioni. Il 15 ottobre 2012 il commando degli Abbinante-Abete-Notturno tentò di colpirlo, purtroppo, uccisero a Marianella l’innocente Lino Romano che con quel mondo camorristico non aveva a niente a che spartire.

Venti giorno dopo il 29enne si salvò grazie alla pistola inceppata dei nemici che entrarono in azione in via Limitone d’Arzano. Per entrambi gli episodi la Corte di Appello di Napoli condannò Salvatore Baldassarre, Giovanni Marino, Anna Altamura Carmine Annunziata e Gaetano Annunziata che scelsero il rito abbreviato nell’aprile del 2015 mentre Giuseppe Montanera e Giovanni Vitale optarono per l’ordinario venendo condannati nel novembre seguente.

Nell’ultimo periodo di vita, Gargiulo passò tra le file del clan del Parco Verde grazie alle amicizie con il boss Gennaro Sautto e Vincenzo Iuorio come confermato dall’ex ras caivanese, oggi pentito: “Genny Sautto lo mandò a chiamare e lì da quella volta si affiliò a noi, ai Sautto, percepiva 1000 euro a settimana“.

La morte di Sicc ‘e penniell

Il 7 settembre 2019 i familiari di Gargiulo denunciarono la scomparsa dalle Case Celesti a bordo di una Lancia. Il giorno dopo il cadavere del giovane affiliato venne trovato nel bagagliaio di un’auto parcheggiata in via Zuccarini a Scampia. Secondo gli accertamenti dell’autopsia, Sicc ‘e penniell venne ucciso con un unico colpo d’arma da fuoco alla testa.

Il pentito Roselli sull’omicidio Gargiulo: “Rafforzò l’alleanza tra i Licciardi e i Sautto”

Il blitz contro la camorra

Ieri la Squadra Mobile di Napoli ha eseguito un’ordinanza cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia coordinata dal Procuratore Nicola Gratteri, nei confronti di 8 persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione di stampo mafioso, omicidio, occultamento di cadavere, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, spaccio di stupefacenti, omicidio e porto abusivi di armi da fuoco, estorsione, favoreggiamento personale, riciclaggio e ricettazione.

Colpo al clan Licciardi, arrestati ras e affiliati del Don Guanella

La latitanza del boss Sautto a Giugliano, il ras Licciardi: “Sta proprio bene”

Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.