venerdì, Agosto 15, 2025
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Luca Canfora morto a Capri, aperta un’inchiesta sulla morte del costumista

Luca Canfora è stato trovato morto nelle acque di Capri, davanti alla Grotta dell’Arsenale, il 1 settembre del 2023 da un gruppo di canoisti. Il costumista 51enne si trovava lì perché impegnato nella realizzazione di Parthenope, l’ultimo film di Paolo Sorrentino, con cui aveva già lavorato in precedenza.

Presto le indagini si sono concentrate sull’ipotesi del suicidio, ma la famiglia della vittima ha sempre espresso le proprie riserve al riguardo e ora ha presentato un esposto ritenendo che non si sia tolto la vita.

Luca Canfora morto a Capri, aperta un’inchiesta sulla morte del costumista

Alla luce della presentazione dell’esposto sono stati disposti nuovi accertamenti mentre il fratello di Luca è stato convocato dalla Squadra Mobile per il 18 febbraio. A riferire i nuovi dettagli, nonché l’appello della famiglia, Il Fatto Quotidiano. 

Diplomato all’istituto d’Arte Filippo Palizzi di Napoli, Luca Canfora aveva iniziato a lavorare presso la sartoria del Teatro dell’Opera di Roma. Dopo aver collaborato come assistente di Danilo Donati per «Jerusalem» e «Pinocchio», di Maurizio Millenotti per «La passione di Cristo» e «Nativity», di Gabriella Pescucci per «Van Helsing», di Milena Canonero per «Gran Budapest Hotel» e di Daniela Ciancio per «La Grande Bellezza», da diversi anni collaborava con Carlo Poggioli. Tra i suoi lavori più importanti, «Ritorno a Could Montain», «Miracolo a Sant’Anna», «Youth», «Loro», «The Pope» e la serie «The Young Pope», di cui ha cofirmato i costumi. Numerose le collaborazioni con il regista Paolo Sorrentino, con il quale era impegnato a Capri quando era stato trovato morto.

Come riporta Capri Press, Luca Canfora si trovava a Capri per le riprese di Parthenope e il giorno della sua morte aveva in programma un set all’alba al Faro di Punta Carena ad Anacapri e poi un altro ai Giardini di Augusto, vale a dire la terrazza che dà su via Krupp. Proprio nelle acque sottostanti è stato trovato il suo corpo. Il fratello Giuseppe e i familiari hanno sempre sostenuto non si fosse trattato di un sucidio.

Nicola Avolio
Nicola Avolio
Giornalista pubblicista, mi sono avvicinato per la prima volta alla professione iniziando a collaborare con la testata "La Bussola TV", dal 2019 al 2021. Iscritto all'albo dei pubblicisti da giugno 2022, ho in seguito iniziato la mia collaborazione presso la testata "InterNapoli.it", e per la quale scrivo tuttora. Scrivo anche per il quotidiano locale "AbbiAbbè" e mi occupo prevalentemente di cronaca, cronaca locale e sport.