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Magliari napoletani minacciati e picchiati fuori San Siro: “Dobbiamo schiacciarli come scarafaggi”

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Spuntano nuovi dettagli per quanto riguarda l’inchiesta ultras che ha riguardato le curve di Milan e Inter. Una di queste intercettazioni, riguarda la vendita di gadget fasulli all’esterno dello stadio San Siro. Il capo ultrà Andrea Beretta, investì il suo fedelissimo Francesco Intagliata di un compito: dissuadere i campani dal vedere mercanzie fasulle, da loro definiti come “magliettari”. L’obiettivo era quello che queste vendite fossero gestite da gente amica. A tal proposito, spuntano alcune intercettazioni telefoniche. Beretta diceva: “Dobbiamo schiacciarli come scarafaggi”. A questo, Intagliata rispondeva: “Se ci sono io lì, i napoletani non vengono, lo garantisco al 100%! Addirittura mi hanno chiamato per chiedermi il permesso di venire a Milano. Capisci? Non allo stadio, ma a Milano!”

I fatti risalgono al luglio del 2023 quando viene intercettata una conversazione dove si evinceva che Intagliata era la persona deputata a fornire un servizio di “guardiania” ai titolari delle bancarelle, e che tale servizio era volto a dissuadere terzi, nel caso di specie i “napoletani”, a fare concorrenza.

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Gli affari degli esponenti della Curva Nord sono peraltro ancora più ampi. In data 24.6. 23 Beretta chiama un altro soggetto e gli chiede se ha voglia di andare a fare un servizio di controllo notturno dalle ore 21 alle ore 7 alle bancarelle di Rinaudo lato sud Stadio (San Siro, r), Beretta specifica che per il servizio terza persona gli darà 100 euro, lui gli dice che lui è impegnato in discoteca. Amato chiamerà una persona e richiamerà Beretta.

Pertanto, dinanzi alle rassicurazioni di Intagliata che asseriva “…ae! ae, ti posso garantire che, se lì ci sono io, non si mette nessuno! uno! e due, addirittura te lo ripeto, i napoletani m’hanno chiamato per chiedermi il permesso di venire a milano! credimi…a milano, non allo stadio! a milano! m’han chiesto il permesso! DE CILLIS, che in quel momento era a bordo dell’auto insieme ad INTAGLIATA, sentendo le esternazioni di BERETTA, ha richiesto all’altro “…ma chi è sto Rimaudo?…”, consentendo così di apprendere trattarsi di “…quello là con la bicicletta, che c’ha commissionato il lavoro!…”.

il gruppo degli ultras interisti controlla il business dei gadget fuori lo stadio. Il 17 luglio del 2023, al concerto del cantante Ultimo, fu ancora Emanuele Rimaudo a sollecitare il servizio di «guardiania» anti-napoletani. Se la videro brutta e dovettero scendere a patti con i monopolizzatori milanesi della vendita, i napoletani Vitale e Federico Minopoli e Francesco Sepe. Furono chiare le intercettazioni di quella sera, con Francesco Intagliata a dire: «Un morso gli devo dare…». E Giuseppe De Cillis, anche lui impegnato nel servizio di «guardiania»: «Fra, pigliagli le fascette, dagli un calcio in culo e li mandiamo via». Sempre in occasione dei concerti di Ultimo, stavolta il 23 e 24 luglio del 2022, furono aggrediti alcuni venditori abusivi di origini napoletane. Vennero identificati tre ultras interisti responsabili, tra cui quel Vittorio Boiocchi poi ucciso sotto casa qualche tempo dopo.

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