Ci sarebbero stati favori di droga tra gli Amato-Pagano e un importante clan di Marano: i melitesi avrebbero venduto cocaina in cambio dell’hashish. Questo dettaglio è stato raccontato dal collaboratore di giustizia, Salvatore Roselli, in un interrogatorio del febbraio del 2023. L’ex ras Frizione ha parlato del ruolo avuto da Antonio Pompilio, detto ‘o Cafone, poco dopo la sua scarcerazione e del suo passato nel settore del traffico internazionale di droga.
La puntata con i maranesi
In particolare il narcos melitese avrebbe avuto il compito di trattare l’acquisto di partite di hashish. Prima dell’estate del 2020 i Maranesi avrebbero proposto di fare un puntata di fumo al quale avrebbe partecipato Roselli, Pompilio ed altri importanti esponenti della mala melitese.
Nel luglio seguente l’ex capozona dei Sette Palazzi ha svelato il suo ruolo di vice dell’ex reggente Marco Liguori e dei rapporti con i maranesi: “Noi li rifornivamo di cocaina e loro ci rifornivano di hashish“. Il pentito Roselli ha fornito alcuni dettagli in merito all’acquisto di un carico dalla Spagna tramite i Maranesi al quale avrebbe partecipato anche Pompilio: quell’investimento non è andato a buon fine a causa del sequestro di droga nel giugno 2020 a Malaga.
Il ruolo di Pompilio nel clan Amato-Pagano
Secondo l’indagine della Dda di Napoli e della Dia, Antonio’o Cafone è il reggente del clan con uno strettissimo contatto con gli esponenti, liberi e detenuti, della famiglia Amato-Pagano. Il 47enne avrebbe avuto il compito di intervenire per dirimere eventuali controversie e di rappresentare un unico punto di riferimento per le varie articolazioni di Mugnano e Melito. Pompilio è stato accusato di aver un ruolo importante nel traffico internazionale di droga attuando le strategie del clan.
Il rapporto tra Pompilio e il narcos Imperiale
“Consegnati 250 kg al Cafone”, Imperiale parla del reggente degli Amato-Pagano