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Di nuovo senza fornitura idrica, oramai da una settimana, con il pericolo di uno stop totale delle attività commerciali già in parte pregiudicate dalle note vicende giudiziarie del polo industriale. Non c’è pace per le aziende situate all’interno del Pip, il Piano di Insediamento Produttivo di via Migliaccio balzato agli onori della cronaca per il sequestro giudiziario e gli arresti.
I titolari delle attività, circa una ventina, denunciano: “Da martedì, molti di noi sono senza acqua a causa della rottura di una vasca che garantisce il flusso. È un grosso problema perché se questo stato di cose persisterà saremo costretti a fermare la produzione e le vendite con conseguente perdite economiche”.
La loro frustrazione è legata, secondo quanto confidato dagli stessi imprenditori, alla “assenza di interlocuzione con l’amministrazione comunale e l’Ufficio Acquedotto dell’Ente che non ci hanno fornito adeguate risposte e non abbiamo nemmeno mai visto un’autobotte dei pompieri. Intanto, alcuni di noi stanno utilizzando secchi d’acqua portati da casa, è l’unico modo. Ma se, malauguratamente, scoppiasse un incendio, come potremmo mai spegnerlo?”.
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