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venerdì, Aprile 19, 2024
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Melito. Omicidio del prof. Marcello Toscano, la Procura conferma il fermo di Giuseppe Porcelli: incastrato da 3 elementi

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La Procura di Napoli Nord, coordinata dal procuratore Maria Antonietta Troncone, ha sottoposto a fermo un collaboratore scolastico, Giuseppe Porcelli, residente a Melito, nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Marcello Toscano, l’insegnante di sostegno di 64 anni trovato senza vita dai carabinieri in un’aiuola della scuola “Marino Guarano” di Melito. Alla base dell’omicidio pare ci siano motivazioni inerenti questioni economiche, quindi non riconducibili a questioni scolastiche. Dai primi accertamenti pare che Porcelli, in qualità di collaboratore scolastico, avesse le chiavi della scuola e potesse accedervi dunque in qualunque momento. Ecco spiegato il perché il corpo di Toscano era all’interno della scuola. Forse la lite è avvenuta proprio lì o comunque nelle vicinanze.

All’uomo – lungamente ascoltato dagli inquirenti – viene contestato il reato di omicidio. Entro domani (difeso dall’avvocato Emanuele Caianiello) sarà sottoposto ad interrogatorio per l’udienza di convalida. Al momento però non avrebbe confessato il delitto e si sarebbe dichiarato estraneo ai fatti.

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Il comunicato della Procura di Napoli Nord

I Carabinieri della Compagnia di Marano di Napoli hanno eseguito un provvedimento di fermo, emesso nella notte dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, nei confronti di un soggetto 54enne, gravemente indiziato dell’omicidio del professore 64enne, avvenuto in Melito di Napoli nel pomeriggio dello scorso martedì.

Le indagini avevano avuto inizio all’atto del rinvenimento del corpo della vittima, attinto da numerosi fendenti infetti con arma da taglio, nell’area antistante l’istituto scolastico “Marino Guarano”, sito in Melito di Napoli, dove sia il professore che il soggetto fermato prestavano servizio. Pertanto, venivano tempestivamente svolti plurimi accertamenti di natura tecnica nonché consistenti nell’assunzione a sommarie informazioni di persone in grado di riferire notizie utili alle indagini.

Le dichiarazioni acquisite consentivano di accertare che il telefono in uso alla vittima era irraggiungibile già dalle ore 12:30 circa del giorno in cui è avvenuto il fatto delittuoso. Le informazioni complessivamente raccolte venivano comparate con le risultanze delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza presenti su edifici limitrofi al luogo del commesso delitto. L’ipotesi investigativa veniva riscontrata dagli esiti dell’ispezione personale condotta sul fermato e dalle risultanze di perquisizioni personali e domiciliari che consentivano, in particolare, di sequestrare indumenti in uso all’indagato che recavano tracce dell’avvenuto omicidio. La persona sottoposta a fermo è stata tradotta presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale.

L’accaduto

Il corpo della vittima è stato scoperto la sera del 27 settembre in un cespuglio, dietro una casupola, nel perimetro della scuola dove insegnava. I carabinieri hanno trovato i segni di diverse coltellate e tracce ematiche, forse anche dell’assassino. Altre tracce sono state repertate proprio nella casupola.

“Sono sconcertato, mi stringo al dolore della famiglia e della comunità scolastica. Chiediamo sia fatta luce al più presto”, commenta il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Di Toscano non si sono avute più notizie dalla metà della mattinata di ieri, e quando, in serata, non ha fatto ritorno a casa, il figlio della vittima si è presentato nella caserma dei carabinieri della vicina Mugnano alle 19.25: dopo la denuncia di scomparsa sono scattate le ricerche e tra le 21 e le 21,30 la figlia ha individuato la macchina del padre nei pressi della scuola e ha chiamato in caserma a Mugnano. I militari hanno fatto aprire i cancelli dai custodi e hanno ispezionato tutti i locali, interni ed esterni, scoprendo il cadavere, nell’aiuola.

Per tutto la giornata di ieri sono stati ascoltati testimoni, in caserma, alla ricerca di informazioni utili e su uno in particolare si è concentrata l’attenzione.

La videosorveglianza della scuola coprirebbe solo parzialmente la zona del ritrovamento ma non si esclude che le telecamere di qualche negozio possano avere registrato immagini utili alle indagini.

“Lancio appelli contro la criminalità e le baby gang da quando sono stato eletto – ha detto il sindaco di Melito, Luciano Mottola – ma si ha la sensazione di essere abbandonati. Spero che il nuovo governo capisca che questi territori hanno bisogno di più forze dell’ordine”. Le cronache riportano due fatti di violenza, uno risalente allo scorso maggio e l’altro a novembre: un ragazzino accoltellato e una ragazzina picchiata nei bagni.

A descrivere ai giornalisti la figura della vittima è stato l’amico Andrea Cipolletta, anche lui un docente: “Ricordo la sua scelta di fare l’insegnante di sostegno, per stare vicino ai problemi dei ragazzi con passione e professionalità”. Toscano è stato consigliere comunale a Mugnano ma alle ultime amministrative è stato il primo dei non eletti del Pd. 

Smentita la notizia che l’omicidio fosse scaturito da una nota di demerito messa a un alunno.

Nel cuore della notte tra il 27 e il 28 settembre il cugino, il giornalista Marcello Curzio, ha affidato il suo sfogo a Fb: “L’hanno ammazzato come un cane nel cortile di una scuola della Repubblica Italiana nella tarda mattinata di un anonimo martedì di fine settembre… Cronache da Melito dove si muore senza un perché e tra l’indifferenza generale. Grazie a uno Stato che ha abdicato da tempo”. Gli fa eco il sindaco: “Diventa veramente difficile amministrare questi territori e le loro difficoltà avendo sei vigili urbani e pochi carabinieri. Continuo a sentirmi piccolo piccolo”.

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiamo Il Roma
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