Una vasta operazione delle forze dell’ordine ha colpito duramente la mafia cinese in Italia, con un maxi-blitz scattato contemporaneamente in 24 province. L’azione coordinata ha portato all’arresto di 15 persone, accusate a vario titolo di riciclaggio, traffico di stupefacenti, immigrazione clandestina, sfruttamento della prostituzione e del lavoro.
L’operazione ad “alto impatto”, con il supporto dei Reparti prevenzione crimine, ha visto coinvolte le Squadre mobili di Ancona, Bergamo, Bologna, Brescia, Cagliari, Catania, Cosenza, Firenze, Forlì Cesena, Genova, Latina, Mantova, Milano, Padova, Parma, Perugia, Pistoia, Prato, Reggio Emilia, Roma, Siena, Treviso, Udine, Verona e Vicenza.
Le indagini, condotte su scala nazionale, hanno messo in luce l’esistenza di strutture criminali ben organizzate e radicate nel territorio italiano, spesso legate a specifiche regioni della Cina. Tali gruppi operavano con metodi violenti e ramificazioni in vari settori illegali.
L’operazione rappresenta un duro colpo per le reti mafiose straniere presenti in Italia e conferma la necessità di intensificare i controlli su scala interregionale per contrastare fenomeni sempre più strutturati di criminalità internazionale.