21.4 C
Napoli
domenica, Giugno 23, 2024
PUBBLICITÀ

“Mi hai delusa, l’hai voluto tu”. Le parole choc della mamma di Caivano alla figlia dopo lo stupro

PUBBLICITÀ

Emergono nuovi dettagli sugli stupri di Caivano dopo l’arresto da parte dei carabinieri del branco di ragazzi che hanno ripetutamente abusato delle due cuginette di 11 e 12 anni. Pare che la madre della vittima più grande, una volta scoperte le violenze subite dalla figlia, abbia reagito rimproverandola, “dicendosi assai delusa da lei e sostenendo che, in qualche modo, l’avesse voluto lei”.

È uno dei passaggi dell’ordinanza con la quale il gip del Tribunale di Napoli Nord Fabrizio Forte ha disposto la custodia cautelare in carcere per i due maggiorenni indagati (gli altri sette sono minorenni). La ragazzina, che ha da poco compiuto 11 anni, ha spiegato di non aver mai parlato liberamente di quanto le stava accadendo con i propri genitori, che si erano separati poco tempo prima. La piccola, confidandosi con un carabiniere donna, ha aggiunto che la “madre, allorquando era venuta a conoscenza di tali episodi, a seguito dei messaggi ricevuti da suo cugino su Instagram, aveva reagito rimproverandola, dicendosi assai delusa da lei e sostenendo che, in qualche modo, l’aveva voluto lei”.

PUBBLICITÀ

Svolgendo l’inchiesta gli inquirenti hanno trovato anche i video delle violenze commesse sui cellulari degli indagati. I telefonini sono stati sequestrati e le indagini sono tuttora in corso di approfondimento. Nei filmati si vedono alcuni episodi di abusi sessuali descritti dalle vittime. Dei 9 indagati, il gip distrettuale presso il Tribunale per i Minorenni ha emesso ordinanza di custodia cautelare per i sette minori, applicando per sei di essi la misura della custodia cautelare presso Istituto Penale Minorile e per uno di loro il collocamento in comunità. Il gip di Napoli Nord ha emesso invece un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dei due maggiorenni del gruppo, applicando la misura della custodia cautelare in carcere.

Secondo la loro testimonianza, entrambe sarebbero inizialmente finite vittime dei fidanzatini, che le hanno corteggiate via Instagram e, dopo aver abusato di loro, le hanno “cedute” ai loro amici. Le cuginette hanno subìto pressioni e ricatti di ogni genere per piegarsi alle violenze: le hanno minacciate di non ridare loro i cellulari, di diffondere i video degli stupri e di raccontare tutto ai loro genitori. Oppure hanno agitato davanti ai loro volti un bastone, promettendo ritorsioni fisiche nel caso in cui non si fossero arrese agli stupri. “Girano tutti con i tirapugni, picchiano gli altri ragazzi”, raccontano le vittime.

Per quanto riguarda i luoghi in cui si sono consumate le violenze, i carabinieri hanno identificato la casupola dell’isola ecologica di Caivano e lo spogliatoio di un campo da calcio, entrambe zone abbandonate. Pare, inoltre, che i alcuni membri della banda abbiano tentato di abusare delle cuginette anche nel retro di un grande centro commerciale, senza riuscirci. Ogni volta, i ragazzi si dividevano i compiti: alcuni partecipavano direttamente allo stupro, altri riprendevano e altri ancora facevano la guardia, in attesa del loro turno.

Sono accusati di violenza sessuale aggravate e continuata, lesioni, minacce, rapina e, per uno degli over 18, revange porn. Le principali prove a loro carico sono i cinque video degli abusi trovati nei loro cellulari, di cui uno proveniente da una videochiamata trasmessa in diretta durante uno stupro.

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Trema la camorra dell’area nord, c’è un nuovo pentito

Un personaggio di grossa caratura criminale. Un pezzo da novanta del suo gruppo da sempre particolarmente ‘attivo’ nel settore...

Nella stessa categoria