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giovedì, Marzo 28, 2024
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Omicidio a Miano, dietro l’agguato a Tipaldi l’ombra dei nuovi ‘colonnelli’ del quartiere

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Un messaggio chiaro e preciso. Contro forse chi stava riorganizzando le fila del suo gruppo. Potrebbe essere questa la spiegazione dell’omicidio di Giuseppe Tipaldi ucciso tre giorni fa in un circoletto al civico 445 di via Janfolla (leggi qui l’articolo). Non un nome qualunque ma il figlio di Gaetano detto ‘Nanà’ domiciliato a Gaeta da tempo, raggiunto il 17 ottobre da una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Napoli per estorsione in concorso con l’aggravante associativa mafiosa. Il 68enne, che secondo gli inquirenti aveva un ruolo di dirigente e organizzatore del sodalizio criminale operante nell’area a Nord di Napoli, fu catturato al termine di un’indagine condotta per due giorni dai militari della Compagnia di Formia tra le province di Latina, Caserta e Napoli, avvalendosi dell’ausilio di mezzi tecnici e attivita’ di osservazione, controllo e pedinamento. Tipaldi fu rintracciato a Napoli, nel quartiere Miano, in procinto di allontanarsi per rifugiarsi altrove rendendosi irreperibile. Secondo le ultime informative Tipaldi junior potrebbe aver preso il posto del padre cercando forse di porsi a guida del gruppo fino a qualche mese fa guidato ai Cifrone. Una reggenza la sua che avrebbe fatto seguito ad un nuovo riposizionamento su Miano con la riproposizione della distinzione tra quelli di sopra e quelli di sotto dopo le tensioni maturate nei mesi scorsi tra gli Scognamiglio e il gruppo dei Pecorelli.

L’articolo precedente: I ras di ‘Miano di sopra’ sono sotto attacco

È un attacco diretto ai Cifrone l’omicidio avvenuto la scorsa notte a via Janfolla a Miano: a morire sotto i colpi dei killer Giuseppe Tipaldi, figlio del ras del pane Gaetano ‘Nanà’. Secondo la prima ricostruzione effettuata dalle forze dell’ordine Tipaldi si trovava all’interno di un circoletto ricreativo all’altezza del civico 445 quando i killer hanno agito a colpo sicuro: fatta irruzione nel locale, hanno sparato all’impazzata avendo proprio lui come obiettivo. Le persone che erano in sua compagnia si sono subito date alla fuga e al momento sono irreperibili. Tipaldi junior, secondo le ultime informative, dopo una lunga detenzione era tornato a piede libero riposizionandosi, come suo padre, in alleanza con i Cifrone attivi proprio nella parte alta di Miano. Proprio la vicinanza ai Cifrone potrebbe spiegare molto della sua morte con i primi che, di fatto, sarebbero sotto attacco dopo aver già subito l’omicidio di Antonio Avoliotrucidato in via Teano.

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L’articolo precedente: Avolio ucciso per mandare un messaggio ai Cifrone

C’è una traccia piccola, quasi impercettibile. Che agli occhi esperti degli investigatori che conoscono l’area nord e le sue dinamiche criminali potrebbe spiegare molto dell’omicidio di Antonio Avolio, ucciso un mese e mezzo fa in via Teano a Miano. La ‘traccia’ è presente nell’ultima ordinanza di custodia cautelare eseguita nei confronti di Pasquale Scognamiglio, suo figlio GiovanniGiuseppe RomanoLuca Isaia e Salvatore Ronga. Il titolare del bar vessato dai cinque era stato in passato già sotto estorsione dei Cifrone che avevano preteso la somma di mille euro al mese come ‘risarcimento’ per l’incendio scoppiata in vico Cotugno a Miano, incendio appiccato da quelli di abbasc Miano contro l’abitazione riconducibile a Luigi Cifrone (leggi qui l’articolo). A dichiararlo lo stesso imprenditore che cita anche Avolio:«Ho deciso quindi di versare quella quota in quanto, data la caratura criminale di tali soggetti, né Pino Romano né altri soggetti, mi avrebbero più dato fastidio. Pertanto, ho versato i mille euro al mese dal novembre del 2020 fino al luglio del 2021. Preciso in merito che verso i primi giorni del mese, si presentava una persona alla quale, all’esterno del bar, consegnavo in contanti la suindicata somma. In totale ho versato quindi ai cugini Cifrone diecimila euro. Tra i soggetti che mensilmente venivano a prelevare la rata vi era certamente Avolio Antonio, recentemente ucciso a Miano».

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